OCEAN VIKING SALVA 47 PERSONE AL LARGO DELLA LIBIA: “LA GUARDIA COSTIERA LIBICA CI HA SPARATO IN ACQUE INTERNAZIONALI”
CONTINUANO LE IMPRESE CRIMINALI DELL’ASSOCIAZIONE A DELIQNUERE CHE L’ITALIA FINANZIA… SOS MEDITERRANEE ACCUSA IL GOVERNO ITALIANO: “ASSEGNARCI PORTI LONTANI VUOL DIRE DILUIRE LA NOSTRA ATTIVITA’ E FAVORIRE I MANCATI SOCCORSI”
«Oggi la Ocean Viking è stata deliberatamente e violentemente attaccata in acque internazionali dalla Guardia Costiera libica che ha sparato centinaia di colpi contro la nostra nave. Gli 87 sopravvissuti e l’equipaggio stanno bene. Stiamo lavorando a ricostruire gli eventi».
Lo scrive Sos Mediterranee in un post su X, allegando le foto dei bossoli e dei finestrini frantumati dai colpi, dopo il salvataggio di 47 persone da parte della nave Ocean Viking. La ong nel pomeriggio di domenica 24 agosto ha soccorso e tratto in salvo un gommone. L’imbarcazione di fortuna si trovava alla deriva al largo delle coste libiche. Tra le persone a bordo c’erano anche nove minori non accompagnati, per lo più in fuga dalla guerra in Sudan. La barca, che ha contattato Roma per l’assegnazione di un approdo sicuro, dovrà viaggiare per altri quattro giorni.
L’accusa all’Italia: «Ci assegnano porti lontani per farci perdere tempo»
È la stessa SOS Mediterranee a denunciare l’accaduto: «Le autorità italiane hanno assegnato Marina di Carrara come porto di sbarco», scrivono sui social. «Sono 1.300 km lontano dall’area di salvataggio e tre giorni e mezzo di navigazione in più». Una assegnazione che, secondo la Ong, non è
assolutamente casuale: «Ancora una volta, un porto distante ci trascina lontani dal Mediterraneo centrale, dove gli sforzi di soccorso sono disperatamente necessari. Questa pratica costa vite umane, ogni giorno».
(da Fanpage)
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