OMOSESSUALI, CATEGORIA PROTETTA?
LA PROPOSTA PRESENTATA DALLA FRANCIA ALL’ONU EVITERA’ CHE IN CERTI PAESI ISLAMICI GLI OMOSESSUALI SIANO PERSEGUITATI?….L’ALLARME DELLA CHIESA CATTOLICA SUI PERICOLI NEL CREARE L’EFFETTO PANDA…
“Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevoli e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino”.
Chi ha detto questa frase da Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede è la stessa persona che oggi è Papa con il nome di Benedetto XVI, pastore di quella chiesa cattolica che una campagna di becera disinformazione trasforma in un nemico da attaccare sempre e a qualunque costo.
Vogliamo quindi considerare con equilibrio e senza preconcetti malati la posizione della Chiesa sulla proposta che la Francia presenterà prossimamente all’Onu?
Nella sua dichiarazione mons. Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ribadisce che (aperte virgolette, quindi è dichiarazione ufficiale) “La Chiesa dice che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione” e continua ” Ma qui la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico si chiede agli Stati di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni”.
Infatti, nella dichiarazione che sarà presentata all’Onu c’è ben altro e la condanna delle pene contro gli omosessuali è solo uno dei tredici punti presenti nel documento che, grazie a ambiguità lessicali e politiche, potranno essere tradotti in molteplici modi.
In Iran o negli altri paesi islamici dove gli omosessuali sono torturati e ammazzati, e dove delle risoluzioni dell’Onu se ne fanno un baffo, i gay continueranno ad essere tranquillamente impiccati e nessuno dirà nulla, mentre, per esempio, in Svezia, già ora in nome di un’analoga risoluzione approvata in Europa, un sacerdote è stato rinviato in giudizio dopo un’espressione critica nei confronti dell’omosessualità .
Non ci vuole una grande intelligenza, ma onestà morale questa sì, per capire che i veri destinatari del documento voluto dalla Francia sono proprio quei paesi che non ammettono il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’adozione di bambini da parte di coppie gay, e nei confronti dei quali potranno essere esercitate pressioni di ogni tipo in nome della non discriminazione di un altro orientamento sessuale.
La libertà di espressione e la libertà religiosa, a questo punto, sarebbero davvero in grave pericolo, specialmente in Europa.
Senza contare poi che parlando continuamente di “orientamento sessuale” senza mai specificare esattamente l’espressione, la stessa, grazie a un linguaggio volutamente nebuloso, potrà essere applicata anche ad altri orientamenti come, per esempio, la pedofilia che – cerchiamo di non dimenticarlo – in Olanda è rappresentata da un vero e proprio partito politico.
Flora
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