ONG, SERVIZI SEGRETI E BALLE PUBBLICHE: VOILA’ I SOVRANISTI DA TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO
A CERTA SEDICENTE DESTRA COMPLOTTISTA PIU’ CHE RIAPRIRE LE CASE CHIUSE FAREBBE BENE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI
Internet permette la circolazione di idee, confronti, conoscenze come mai nella storia dell’umanità .
Esiste il rovescio della medaglia: per chi ha dei seri problemi psichici e per i manipolatori di menti è anche un ottimo strumento per seminare odio e raccontare balle stratosferiche, stante i beoni che circolano sul web.
Il problema delle Ong che “potrebbero” (per usare il termine di uomo di legge che dovrebbe parlare solo quando i fatti sono provati) essere colluse con gli scafisti diventa così un terreno fertile per i manipolatori interessati a veicolare balle per eliminare una delle poche realtà “umane” in un mondo fondato sulle speculazioni e sugli egoismi.
Chi ha come modello la fortificazione del pianerottolo di casa, la paura del diverso, l’accumulo di soldi nel materasso, la “roba” da lasciare ai pronipoti (se gli stessi, educati ai sani principi, non li sgozzano prima, per anticipare i tempi dell’eredità ), la “famiglia” salvo sputtanare soldi in mignotte, il “matrimonio tradizionale” salvo accoppiarsi con i trans nei viali delle periferie e poi tornare al desco familiare, scambiare il fascismo con un saluto romano da esibizionisti senza aver mai letto uno straccio di libro, ci fornisce finalmente sul web la verità sulle Ong .
Dopo una seduta collettiva (in questo caso hanno fatto una eccezione al loro ego smisurato che impedisce di andare oltre un numero dispari inferiore a tre) nel reparto psichiatrico, emerge finalmente la verità rivelata diffusa sul web.
In realtà le Ong, in particolare il Moas, ma anche Emergency, non hanno a bordo degli operatori umanitari ma dei “mercenari”, ovvero dei contractors pagati dai servizi segreti americani. Con la scusa di soccorrere i profughi, in realtà monitorano le coste, agendo come spie. Perchè in tempi dove con i satelliti possono controllare persino quante volte un soggetto va in bagno, è evidente che una spia deve imbarcarsi su una nave scassata, affrontare magari il mare forza 7 e fare un secondo lavoro per “osservare il prossimo”, passando inosservato.
Quindi dietro il Moas non possono che esserci gli americani che lo finanziano e se avanza qualche soldo a fine anno il saldo attivo lo danno alla campagna elettorale della Clinton. Magari ci aggiungono anche un assegno del “famigerato” finanziere Soros (ma i finanzieri amici di Putin che si sono arricchiti sulla pelle del popolo russo fanno beneficienza?) che ci sta sempre bene.
Poi citare i servizi segreti è facile: essendo segreti non potranno mai smentire.
Basta mettere un “forse” davanti a ogni affermazione cialtrona, non da ultimo chi ancora ieri diceva in TV “se i nostri servizi segreti sono informati parlino”, e il messaggio è veicolato.
Tutti a ripetere dietro al cazzaro: “ecco, dietro ci sono i servizi segreti, Soros, e forse anche il mio vicino arabo che mi sta sul cazzo e quella troia della mia collega ebrea che lavorerà di certo per il Mossad”.
In attesa di sapere se gli scafisti hanno finanziato per ripicca la campagna elettorale di Trump, se nelle prigioni libiche gli aguzzini si sono forgiati a Guantanamo, se la contabilità degli imbarchi viene tenuta dalla Boldrini attraverso sua sorella, se a impedire a Di Maio di laurearsi è stato un complotto del califfato in combutta con la università di Tirana dove si è laureato il “trota”, non resta che aspettare l’ora di pranzo.
Anche nei manicomi rappresenta l’unico momento di normalità .
Per qualche minuto cala il silenzio anche tra i coglioni.
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