ONOREVOLI IN FERIE: 582 DEPUTATI SU 630 IN SETTIMANA BIANCA O IN VACANZA AL MARE
CON LA SCUSA DELLA MANOVRA L’AULA MONTECITORIO E’ VUOTA
Onorevoli in settimana bianca o in vacanza al mare. 582 deputati su 630 da venerdì 4 dicembre fino a lunedì 14 sono in ferie.
Per loro un lungo assaggio di vacanze natalizie, come mai successo prima d’ora: ben dieci giorni di relax fuori dal Palazzo nel bel mezzo dell’ultimo mese dell’anno.
Montecitorio è un deserto, l’unica commissione al lavoro, formata da 48 deputati, è la Bilancio che sta esaminando la Legge di stabilità .
Una spiegazione a questo lungo stop c’è.
I gruppi parlamentari, durante la riunione dei capigruppo, hanno chiesto alla presidenza la possibilità di esaminare “con calma” la manovra in commissione, senza che i deputati dovessero fermare i lavori per partecipare a quelli dell’Aula.
Permesso accordato e votato da tutti i rappresentanti.
Tuttavia Sinistra italiana, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, nonostante i lavori della commissione sulla manovra, avevano dato la disponibilità per le votazioni in seduta comune sulla Consulta. Ma alla fine ha prevalso la “linea vacanza”. Non solo.
Alcune commissioni che erano stato convocate (vedi Giustizia) hanno annullato l’appuntamento, altre invece appaiono sul calendario dei lavori ma solo perchè scade il termine per depositare gli emendamenti.
Complice quindi la sessione di bilancio e, per i mal pensanti, il ponte lungo dell’Immacolata, è stato deciso dunque di riprendere i lavori d’Aula solo lunedì prossimo, 14 dicembre, giorno in cui si ricomincerà a votare per i tre giudici della Corte Costituzionale.
Si tratta del 30esimo scrutinio: dopo le tante fumate nere i deputati affronteranno questo appuntamento reduci da una lunga pausa di riflessione.
Eppure l’Aula, regolamento alla mano, si sarebbe potuta riunire.
Durante la sessione di bilancio infatti non possono essere esaminati soli i provvedimenti cosiddetti “di spesa”, salvo chiedere una deroga se si tratta di provvedimenti in scadenza. Su tutto il resto, disegni di legge, interpellanze, interrogazioni parlamentari, l’emiciclo può proseguire regolarmente i lavori.
E pur non essendoci provvedimenti urgenti da approvare, di lavoro arretrato ce ne sarebbe tanto.
(da agenzie)
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