OPERAI INVESTITI DA COLATA BOLLENTE IN ACCIAIERIA A PADOVA, DUE FERITI GRAVISSIMI CON USTIONI SUL 100% DEL CORPO
QUATTRO I LAVORATORI COLPITI DAL LIQUIDO
“Una “bomba, qui è tutto bruciato”. La siviera che trasportava la colata di acciaio incandescente è venuta giù poco prima delle 8, mentre quattro operai erano vicini alla “cesta” che trasporta il materiale fuso nel reparto fonderia delle Acciaierie Venete, a Padova.
“C’è stato un cedimento strutturale del supporto” della siviera che trasporta fino a 90 tonnellate di acciaio fuso, dicono fonti sindacali ed era stato appena “manutenuto”.
In due, entrambi dipendenti dell’azienda, sono stati investiti da una “bomba di aria calda” e hanno riportato ustioni sul 100% del corpo.
Sono ricoverati in gravissime condizioni negli ospedali di Padova e Cesena. Gli altri due sono stati raggiunti dagli schizzi della colata: uno ha ustioni sul 70% del corpo, l’altro è il meno grave. Entrambi sono dipendenti di una ditta che lavora in appalto all’interno degli impianti. I quattro — due italiani, un rumeno e un moldavo — hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le vittime del grave incidente sono Marian Bratu, nato in Romania e residente a Cadoneghe, che è stato portato in elicottero al centro grandi ustionati di Cesena, Simone Vivian, nato a Dolo ma residente a Vigonovo, David Di Natale e Federic Gerard nato in Francia e ora residente a Santa Maria di Sala, ricoverati all’ospedale di Padova.
Le fonti sindacali raccontano di uno scenario di “guerra”.
I due operai più gravi sono stati portati via nudi dallo stabilimento: “Le divise sono state bruciate dal getto di aria calda. Uno di loro — spiegano fonti qualificate a IlFatto.it — era incosciente, l’altro è riuscito ad avvisare la moglie“. Sono i due per i quali le condizioni sono più critiche.
Sul posto, oltre all’elisoccorso, sono giunti anche i vigili del fuoco per spegnere l’incendio che si è sviluppato a causa della fuoriuscita della colata incandescente.
(da agenzie)
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