ORSI DA ABBATTERE IN TRENTINO, L’EX MINISTRO COSTA: “NON ESISTE SOLO LA POLITICA DI UCCIDERE”
IL PROBLEMA NON SONO GLI ORSI, SONO GLI AMMINISTRATORI INCAPACI
Prima di intervenire ha aspettato qualche ora, fino a quando il governatore Maurizio Fugatti ha annunciato l’ordinanza di abbattimento dell’orso che ha ucciso Andrea Papi.
Poi, da ex ministro dell’ambiente con una «militanza» attiva a favore della tutela dei plantigradi (era stato proprio lui a soprannominare «Papillon» l’orso M49, il «fuggitivo», oggi al Casteller), Sergio Costa ha voluto mettere nero su bianco la sua posizione.
Partendo dal rispetto per Andrea Papi, per poi criticare le scelte dell’amministrazione provinciale. «Esprimo massima vicinanza alla famiglia della vittima» premette Costa. Che poi entra nel merito: «La politica ha il dovere di gestire la cosa pubblica, come la fauna selvatica. E gestire è sempre un fardello molto difficile che va portato sempre prevenendo e mai correndo ai ripari dopo. L’ordinanza di abbattimento è veramente la soluzione per risolvere questi problemi? Io credo sempre che questa sia la via sbagliata».
I movimenti
Legambiente, nelle parole del responsabile nazionale per le aree protette Antonio Nicoletti e di quello provinciale Andrea Pugliese, chiede che si aspetti la relazione di Ispra per decidere il da farsi. «È chiaro che il destino di questo orso sia ormai segnato, così come è evidente che in Trentino – Alto Adige ci sia un problema di gestione di questi plantigradi e di convivenza con la comunità locale». L’urgenza — sottolineano Nicoletti e Pugliese — è quella di istituire un tavolo di lavoro con il ministero dell’Ambiente, le Regioni, le aree protette e le associazioni per gestire al meglio la convivenza. Questo per «evitare una caccia alle streghe» contro gli orsi, con il rischio che aumenti «la paura nelle comunità locali e tra i turisti». L’Enpa parla di un «pogrom di Fugatti contro i plantigradi», che non avrebbe «nulla a che vedere con la prevenzione e rappresenta un’offesa alla memoria di Andrea Papi, per la cui scomparsa rinnoviamo il nostro cordoglio». Enpa fa notare che la scelta di Fugatti di riportare la popolazione degli orsi a 50 individui vuol dire dimezzarla e accusa la giunta: questo, sostengono, serve a «occultare le gravissime omissioni di cui da almeno un quindicennio si è resa responsabile la Provincia».
(da agenzie)
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