PADOVA, L’AZIENDA CHE RILEGA LIBRI RINASCE GRAZIE AGLI OPERAI CHE L’HANNO RILEVATA
“UNITI SI PUO’ FARE, OGGI SAREMMO TUTTI DISOCCUPATI”
“Insieme si può”. Una frase che non è solo uno slogan per i ventuno soci fondatori della Cooperativa Lavoratori Zanardi di Padova.
Nel 2014 la loro azienda, una storica società di rilegatura di libri, era sull’orlo del fallimento. Sommersa dai debiti e con uno dei proprietari che si suicida a causa della crisi.
“Non vedevamo la luce in fondo al tunnel” racconta Lorena, una dei soci fondatori. Ma durante una riunione infuocata, la consulente del lavoro incaricata di chiudere l’azienda chiede agli operai: “Chi produce i libri, voi? E allora perchè non continuate a produrli?”. Si fa strada così l’idea di avviare un percorso di “worker buyout”.
Una cooperativa di lavoratori in grado di rilevare l’azienda. Ventuno operai su cento rispondono all’appello e si mettono in gioco. “Era una cosa talmente grande per noi diventare da operai a imprenditori che eravamo spaventati” ricorda Stefania, che all’epoca aveva 53 anni. “Ma del resto non avevamo alternative, chi avrebbe preso un’ultra cinquantenne nel mondo del lavoro di oggi?”. Nel maggio 2014 nasce così la Cooperativa.
Ma il primo problema è quello della liquidità per l’acquisto della merce: “I fornitori volevano essere pagati in anticipo, ma noi non avevamo soldi”.
I soci fondatori decidono di investire interamente l’anticipo della mobilità per avviare l’attività . Oltre mezzo milione di euro che ai aggiunge al sostegno di Coopfond spa e di Cooperazione Finanza e Impresa.
“Era una scommessa al buio, ma non avevamo alternative per partire” racconta Rosito mentre effettua la manutenzione a uno degli impianti per la rilegatura. “All’inizio si lavorava poco, anche solo due o tre ore al giorno in base alle commesse che c’erano”. Ma la svolta arriva con un ordine da un milione di copie che permette alla cooperativa di guardare con più serenità al futuro.
A cinque anni di distanza dalla sua fondazione, il fatturato dell’azienda è passato da 2.5 a oltre 4 milioni di euro e i soci fondatori sono quasi raddoppiati.
Durante il brindisi natalizio si festeggia l’ultimo arrivato, Christian, il trentanovesimo socio della cooperativa. “Un ingresso che è segno che continuiamo a costruire un futuro — ricorda il presidente della Cooperativa, Mario Grillo, durante il brindisi natalizio — e non solo un passato”.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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