PDL E LEGA NON VOGLIONO I MULSUMANI NEANCHE AL CIMITERO
A UDINE DUE FINIANI OSANO VOTARE A FAVORE DELLA PROPOSTA DI DESTINARE UNA PARTE DEL CIMITERO DI PADERNO AI DEFUNTI DI FEDE ISLAMICA… L’OTTUSITA’ DEL CENTRODESTRA NON HA RISPETTO NEANCHE DEI MORTI… E SOTTO ACCUSA FINISCONO I DUE CONSIGLIERI, NON CHI HA ORDINATO UN VOTO VERGOGNOSO
Veniamo da una cultura rispettosa della vita e se anche la battaglia politica spesso porta a eccessi verbali, è prassi comune che ci si inchini di fronte alla morte di qualsiasi essere umano, senza distinzione di credo politico e religioso.
Fa parte di quei valori morali che nessuno, e tanto meno la politica, dovrebbe mai dimenticare, il rispetto per l’avversario.
Nessuno dimentica scelte coraggiose in tal senso, come la rispettosa visita a sorpresa di Almirante al feretro di Berlinguer e quella di Paietta alla camera ardente del segretario del Msi.
Altri tempi forse, altra classe dirigente, a giudicare da quanto accaduto al consiglio comunale di Udine, dove la giunta di centrosinistra, guidata dal matematico Furio Honsell, aveva proposto di dare il via libera al cimitero islamico, ovvero di destinare una piccola parte del cimitero di Paderno, circa 300 posti, alla sepoltura di cittadini di fede islamica.
Un atto di pietà e di rispetto dei vari culti religiosi riconosciuto dalla nostra Costituzione democratica, un atto politico che testimonia una uguaglianza di diritti almeno di fronte alla morte. Due esponenti del Pdl, di area ex An, Stefano Arpino e Giorgio Bertoli, hanno giustamente votato a favore della proposta, come avrebbe fatto qualsiasi cittadino in possesso delle proprie facoltà mentali e politiche, se non altro per senso di umanità e di civiltà .
E’ accaduto invece che i due siano finiti “sotto processo”, avendo disatteso l’ordine di “pollice verso” al provvedimento, emanato dal capogruppo del Pdl, d’intesa con la Lega.
Non è servito nemmeno un vertice d’urgenza convocato dal partito prima della seduta consiliare per far recedere dalla loro posizione i due finiani che hanno sottolineato: “c’è una certa ottusità nel vedere la realtà in trasformazione e una certa incapacità di guardare al futuro, si tratta di affrontare la questione con realismo e umanità “.
Ma nemmeno morti i musulmani meritano sepoltura adeguata, secondo Pdl e Lega locali, ed è intervenuto persino il coordinatore regionale del Pdl, il deputato Isidoro Gottardo, che stigmatizzato: “Neppure Fini, pur ponendo questioni di metodo e contenuti, ha autorizzato un partito anarchico”.
Ma che c’entra il presidente della Camera di fronte a un voto che sputtana il centrodestra in tutta Italia?
Caro Gottardo, esiste una coscienza e una incoscienza nella vita anche politica, non solo gli ordini di scuderia.
E se gli ordini sono demenziali, il singolo consigliere fa bene a dissociarsi, perchè, come direbbe Gasparri, non c’è scritto nel programma del Pdl che dobbiamo negare sepoltura al cittadino di fede islamica.
Dov’è la libertà del “Popolo della Libertà “?
Non doveva il Pdl garantire la libertà di tutti, ora discriminiamo anche di fronte alla morte?
Tra un po’ negheremo un metro quadro di terra anche a chi è povero o non aveva votato “Silvio presidente”?
Ma vi rendete conto della stupidità politica e della pochezza morale che avete dimostrato?
Grazie ai due consiglieri che hanno avuto il coraggio di far prevalere il cuore e il cervello, non sono loro a doversi difendere, sono tutti gli altri a doverlo fare.
Se il Pdl fosse un partito serio, dovrebbero essere immediatamente espulsi per il danno che hanno arrecato al partito.
Altro che fare i lecchini della Lega.
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