PDL VERTICE AD ALTA TENSIONE SULLE LISTE: SCAJOLA SI SFILA, COSENTINO IN BILICO
BERLUSCONI PREME DOPO I SONDAGGI DELLA GHISLERI… L’EX MINISTRO ANNUNCIA: “BASTA ESAMI SULLA MIA MORALITA'”
Aria tesa a palazzo Grazioli dove, in un vertice ristrettissimo, si sta cercando di risolvere il rebus della compilazione delle liste.
Tra i nodi, a creare maggiori attriti, è ancora quello sulla presenza dei cosiddetti«impresentabili».
Secondo quanto viene riferito dalle agenzie i stampa, infatti, starebbe emergendo la linea dura.
Lo stesso Silvio Berlusconi, con un occhio anche ai sondaggi e alle indicazioni che sono arrivate nei giorni scorsi dalla fidata Ghisleri, si sarebbe convinto della necessità di varare liste quanto più «pulite» possibile.
Una linea che – sempre secondo quanto viene riferito – potrebbe anche fare vittime illustri: oltre a Marcello Dell’Utri (ancora ieri sera il Cavaliere aveva spiegato che molto probabilmente non sarebbe stato candidato), a essere escluso potrebbe essere anche Nicola Cosentino.
Una decisione che sarebbe in controtendenza con quanto emerso negli ultimi vertici in cui a predominare era stata la posizione di Denis Verdini, spesso in forte contrasto con il segretario, Angelino Alfano.
Sempre secondo quanto viene riferito, la delicata pratica di contattare telefonicamente i candidati all’esclusione è stata affidata all’avvocato Niccolò Ghedini.
La riunione è ancora in corso e i capovolgimenti non possono essere esclusi: d’altra parte il campano Cosentino, e con lui anche Luigi Cesaro o Amedeo Laboccetta, sono considerati portatori di voti che potrebbero essere fondamentali, soprattutto per l’obiettivo di essere determinanti al Senato.
Nonostante le pendenze giudiziarie, dovrebbe essere candidato a palazzo Madama in Lombardia, il Governatore uscente Roberto Formigoni.
Nessun dubbio anche sull’inclusione di Denis Verdini.
Annusata l’aria che tirava, e dopo un incontro di due giorni fa con Silvio Berlusconi andato sostanzialmente a vuoto, ha deciso di ritirarsi dalla corsa l’ex ministro Claudio Scajola: “Per la dignità mia e della mia famiglia non sopporto più esami da parte di alcuno sulla mia moralità . Per queste ragioni ritiro la mia candidatura. I miei valori, la mia storia e il mio stile di vita parlano per me. Con buona pace di qualunque arbitro. Per quel che concerne le mie ‘vicende giudiziarie’, tocca ricordare, nero su bianco, che Claudio Scajola ha inanellato solo archiviazioni, proscioglimenti e tanti mal di pancia”.
(da “La Stampa”)
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