PER I BIGOTTI D’ITALIA, IL PROBLEMA DELLA RAI E’ IL PERSONAGGIO DI PEPPA PEG CON DUE MAMME
CI RISIAMO CON IL SOLITO SISTEMA DELLA CENSURA DI REGIME: FDI CHIEDE DI NON TRASMETTERE UNA PUNTATA CON UNA FAMIGLIA OMOGENOTORIALE, COME SE NON ESISTESSERO
La campagna elettorale italiana rimane in secondo piano, da ieri, per via della morte della regina Elisabetta. Una dipartita che, ne abbiamo parlato questa mattina, sta monopolizzando l’attenzione dei media oscurando gli interventi dei politici.
Una delle uscite che ha fatto più discutere nell’ultima giornata è stata quella di Fratelli d’Italia su Peppa Pig, in particolare le parole di Federico Mollicone – responsabile cultura per il partito e candidato per la Camera dei Deputati in un collegio plurinominale nel Lazio – che chiede alla Rai di non trasmettere una specifica puntata del cartone, quella in cui un personaggio (il compagno di classe di Peppa, Penny Polar Bear) ha due mamme.
Vediamo, nello specifico, quale è l’esplicita richiesta del commissario di colui che – tra le altre cose – è anche commissario della Vigilanza Rai.
Il punto è che quella puntata in cui viene fatta presente l’esistenza di una famiglia omogenitoriale (il compagno di Peppa disegna una foto delle sue due madri) non deve essere trasmessa dal servizio pubblico. L’episodio, che si intitola “Famiglie”, vede il piccolo affermare di avere due mamme, «una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti».
Un bimbo qualsiasi che racconta di una famiglia non qualsiasi, secondo Fratelli d’Italia, che chiede apertamente che non ne venga fatta presente neanche l’esistenza, in sostanza.
Poco importano i pareri di chi ha competenze in materia, ad esempio – tanto per citarne uno – quello dell’amministratore delegato di Minus 18 (ente di beneficienza che aiuta le persone della comunità LGBTQIA+ in Australia): «Il 66% dei giovani LGBTQIA+ in Australia subisce molestie in base alla propria identità. Le molestie e le discriminazioni che i giovani LGBTQIA+ devono affrontare portano a maggiori esperienze di esclusione sociale e di sentirsi soli. Se un bambino è LGBTQIA+ o che proviene da una famiglia con genitori dello stesso sesso vede la propria esperienza o identità in programmi TV come Peppa Pig, questo lo aiuta molto a sentirsi meno solo».
L’inserimento di questo personaggio nella serie animata inglese è avvenuto grazie al successo di una petizione che, con 24 mila firme raccolte, è riuscita ad ottenere la presenza di una famiglia con due genitori dello stesso sesso nel cartone per bambini.
Uno scandalo, secondo Mollicone: «È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli?»
E le tematiche più serie?§
Come non esitano a far notare molti in rete, Fratelli d’Italia – quando si è trattato di ddl Zan – ha sempre fatto notare come ci fossero altre priorità e cose più serie di cui occuparsi.
Un’annotazione che, a questo punto e a quindici giorni dal voto, sarebbe bene restituire ai mittenti.
Il candidato non ha esitato e parlare di un partito «in prima linea contro le discriminazioni» in riferimento a quando la leader di Fdi ha detto al giovane, sul palco di Cagliari, che le persone dello stesso sesso hanno già l’unione civile. Per la serie, cosa mai potrebbero volere di più?
Quello che da Mollicone viene definito «indottrinamento gender», la puntata di un cartone, non può essere accettato.
Qualunque persona etero, a questo punto, potrebbe pensare – secondo questo ragionamento – di essere stata indottrinata da quel cartone che ha visto a sei anni in cui, udite udite, c’era una famiglia con genitori di sesso diverso. E gli adulti della comunità LGBTQIA+, viceversa, potrebbero chiedersi perché – pur avendo visto sin dall’infanzia cartoni su cartoni con sole coppie etero – siano cresciuti con un orientamento non eterosessuale.
(da Giornalettismo)
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