PER VIA DEL PASTROCCHIO SU COSPITO, DONZELLI, L’EX BRACCIO DESTRO DI GIORGIA MELONI RIMANE A SECCO DI POLTRONE, E COMINCIA A PERDERE PESO (POLITICO)
IL DEPUTATO TOSCANO, “MINNIE” PER GLI AMICI, SI ERA RITAGLIATO UN RUOLO DI PRIMO PIANO NEL PARTITO… ORA NESSUNO LO CALCOLA PIÙ COME UN TEMPO. E LA SUA COMPONENTE IN REGIONE PERDE PEZZI
È dalla frequenza con cui un politico è sulla bocca di tutti, che
si capisce quanto comanda. E, da quel che si apprende, nessuno ormai più parla di Giovanni “Minnie” Donzelli, il braccio destro del presidente Giorgia Meloni al quale sta per essere affibbiato il prefisso ‘ex’ all’aggettivo potente
Già, perché dopo la catastrofe in aula sulla vicenda Cospito, che lo ha obbligato a un purgatorio di settimane e lontananza dalla tv, la sua componente nel Lazio, e a Roma, si sta sfaldando a tutto vantaggio delle due correnti maggioritarie che si spartiscono consiglieri, nomine e territori.
Donzelli è toscano e ha ereditato quello che una volta era il feudo dell’ex ministro Altero Matteoli, scomparso in un tragico incidente.
Diventato parlamentare di Fratelli d’Italia, e poi responsabile dell’organizzazione di Fdi, il fiorentino ha colonizzato Roma sfidando l’egemonia pluridecennale dei Gabbiani, capeggiati dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, e la sua alternativa, guidata dal ‘cognato d’Italia’ Francesco Lollobrigida.
A Roma Donzelli conta – anzi contava – tra le proprie fila il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, il deputato Roscani e l’ex senatore Domenico Gramazio, chiamato ‘il Pinguino’ per via delle braccia (non proprio alla Celentano), ex ras della sanità laziale ai tempi di Storace Governatore.
L’ultimo comunicato di Gramazio la dice lunga sul senso di frustrazione che prova nel non toccare palla: «Confidiamo nel presidente Rocca per far sì che siano evitate conferme e salvataggi di dirigenti alla guida delle Asl ». Nel Lazio, campo di contesa tra i ‘gabbiani’ e “lolliani”, è difficile per Donzelli e i suoi poter ottenere qualcosa, mentre a livello nazionale la decisione di ‘Io so’ Giorgia’ di affidarsi a società di cacciatori di teste esterne sta a indicare chiaramente la scarsezza di manager di area.
Per Donzelli niente da fare: se stai fuori dai giochi stai fuori dal potere e viceversa. Nel frattempo, si vede sempre più spesso nel palazzo della presidenza della Giunta del Lazio la Sorella d’Italia, Arianna, che dal partito, in via della Scrofa, non fa più fa tappa alla Camera, dove prima andava spesso: ora va diretta a via Cristoforo Colombo, dove s’intrattiene, spesso ricevendo confidenze dai nuovi capi e desiderata degli aspiranti tali.
(da Dagoreport)
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