PESANTE DOCUMENTO DEL SINDACATO DI POLIZIA: “QUESTO GOVERNO PUGNALA LA POLIZIA ALLE SPALLE, VERGOGNATEVI”
IL SINDACATO DI DESTRA COISP : “UN GOVERNO FARSA CHE ATTACCA LA POLIZIA PER MASCHERARE IL PROPRIO FALLIMENTO E CHE SBEFFEGGIA, IN NOME DELL’IMPUNITA’, IL LAVORO DEGLI AGENTI”…”NON UNA PAROLA DA QUEL PALCO A FAVORE DELLE FORZE DELL’ORDINE, NON UN PROVVEDIMENTO”… “IL VERO COMA ETILICO E’ QUELLO IN CUI LEI PRESIDENTE TENTA DI MANDARE QUESTO PAESE”
Era prevedibile, lo avevamo scritto nel precedente articolo: non contenti di aver annunciato la presenza di una cifra inverosimile di simpatizzanti alla manifestazione di Piazza Sa Giovanni, i vertici del Pdl hanno pensato bene, attraverso due dei migliori intellettuali di cui dispongono, Cicchitto e Gasparri, di attaccare la Polizia di Stato e il Questore di Roma, rei di aver reso noti dati peraltro fin in eccesso, che parlano di 150.000 partecipanti.
Come zitelle isteriche i due, vedendosi contestare la “palla mediatica” del milione di militanti presenti, hanno cominciato a inveire contro la Questura “poco credibile” e il il suo massimo dirigente “in preda a crisi etilica”, salvo essere sputtanati da foto e raffronti inequivocabili.
Ma avevamo sottolineato il grave errore politico di coloro che dovrebbero guidare i gruppi parlamentari del Pdl: prendersela con una categoria, gli agenti di polizia e i carabinieri, notoriamente non certo di sinistra estrema, inimicandosi definitivamente una delle poche che ancora sopportavano le balle maroniane sulla maggiore percezione di sicurezza nelle città .
Ora il Pdl c’è brillatemente riuscito, se è vero come è vero che tutte le organizzazioni sindacali hanno avuto severe parole di critica verso il governo. Ma quello che è significativo è che parole più pesanti non vengano dal Siulp, vicino alla Cgil, ma da un sindacato indipendente di destra, il Coisp,il cui segretario generale, Franco Maccari non ha peli sulla lingua: “Un governo che sfila contro un altro potere dello Stato (gli slogan contro la magistratura) e che smentisce i propri organismi (i dati della Questura, composta da uomini della polizia che si chiama non a caso di Stato) è un paradosso kafkiano., il festival dell’assurdo”.
Continua il documento del Coisp: ” Il premier nel tentativo di accreditare un altro suo fallimento, fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenuti pericolosissimi: cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchitto definisce la polizia deviata? Solo un violento scontro sociale senza precedenti, i cui mandanti saranno proprio i rappresentanti di un governo che dovrebbe tutelare la società e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome dell’impunità che sente arrivare dall’alto, si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro dei poliziotti impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità “.
Continua il Coisp: “Caro presidente, ci giunge voce che il suo coordinatore abbia “intimato” ai delegati abruzzesi di raggiungere il numero di 50 pulmann per Roma. Sa cosa significa questo? Che quella piazza la volevano in pochi, significa che i primi a mettere in pericolo la gestione dell’ordine pubblico sono stati i suoi uomini, intimando alla gente di partecipare. Questo governo è la farsa di se stesso, non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle forze dell’ordine, non un provvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città . Eppure c’erano candidati alle presidenze di regioni ad alto rischio, come la Calabria, che hanno dovuto fare la parte dei servi, cantando la canzone che il padrone aveva loro ordinato di cantare”.
Il Coisp conclude: “Presidente, il vero coma etilico è quello in cui Lei tenta di mandare questo Paese, ubriacandolo di un vino di ultima scelta”.
A una legittima presa di posizione di questo genere, il governo dovrebbe rispondere con una pubblica dichiarazione di scuse e relative lettere di dimissioni dei due soggetti in questione.
Ma la presunzione e l’arroganza prevarranno ancora una volta, la stupidità di una classe dirigente pidiellina senza idee e anima avrà il sopravvento, la corte dei miracolati da Silvio scodinzolerà ancora.
Almeno fino a domenica: poi qualcuno comincerà a piangere.
La destra vera esprime solidarietà ai ragazzi in divisa, presi per i fondelli da Maroni e compagni di merende da due anni.
La destra vera sta con la la legalità , senza se e senza ma.
E se sbaglia a presentare le liste o ad organizzare una manifestazione, non accusa le istituzioni dello Stato: sa chiedere scusa agli Italiani.
E chi sbaglia paga.
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