CICCHITTO CRITICA IL QUESTORE, GASPARRI LO INSULTA: IL PDL DA’ I NUMERI E SI PRENDE DUE SCHIAFFONI
I DUE ESPONENTI DEL PDL INFEROCITI CONTRO IL QUESTORE DI ROMA, REO DI AVER VALUTATO IN 150.000 LE PRESENZE IN PIAZZA SAN GIOVANNI… GASPARRI GLI DA’ DELL’UBRIACO… DURA REPLICA DEI SINDACATI DI POLIZIA: “CHE SENSO DELLO STATO E CHE COERENZA: SEMMAI ERANO DI MENO, NON CERTO DI PIU’ “
Il numero dei partecipanti alla manifestazione del Pdl in piazza San Giovanni era già stato fissato il giorno prima: un milione di persone era stato deciso, e un milione doveva ufficialmente essere.
E infatti Verdini in tal senso si era subito espresso con i media, così le trombe dei Tg avevano tuonato in prima serata, tra fanfare e squilli di clarine.
Pazienza che il flop fosse invece già annunciato il giorno prima, quando era risultato evidente che solo 4 regioni avevano raggiunto il numero minimo di pullman indicati dal partito, mentre troppe regioni arrancavano.
L’operazione “truppe cammellate” non ha dato l’esito sperato, per una semplice ragione: il popolo di centrodestra è deluso dal governo e dal partito, si sta dissolvendo il clima di fiducia che ne aveva contrassegnato i primi mesi di vita, pochi continuano acriticamente a credere negli spot cui non seguono fatti concreti.
Insomma, occorreva che un milione di persone desse “la percezione” che la luna di miele continuasse.
In fondo bastava “istruire” i media amici e il messaggio sarebbe passato.
A noi invece preme che si dica la verità sempre, se i partecipanti sono stati meno di 150.000 occorre semmai fare autocritica e analizzare a fondo dove si è sbagliato: una forza politica ha il dovere di cambiare la rotta se il proprio elettorato diventa critico, non si deve continuare a fare finta di nulla, falsificando le carte.
Questo chiede il popolo di centrodestra a coloro cui ha dato l’onore, non solo l’onere, di rappresentarlo.
E le fotografie che pubblichiamo dimostrano che i dati della Questura sono reali: entrambe sono state scattate dalla stessa posizione.
La prima è relativa alla manifestazione del Pdl, la seconda alla festa del 1 maggio dell’anno scorso, accreditata di 500.000 presenze.
Già ad occhio si vede la differenza, in più si aggiunga che per la manifestazione del Pdl, tutta la parte destra della piazza è stata transennata, a differenza dei quella del 1 maggio.
Inoltre sono stati messi dei gazebo apposta per ridurre la piazza calpestabile.
Bastava dare i dati reali in tutta onestà , non vediamo il problema, sempre una buona manifestazione sarebbe stata.
Invece si deve sempre strafare e sparare fumogeni per i gonzi.
Già era sospetto il fatto che la Questura avesse solo in serata espresso la propria valutazione, segno evidente di pressioni e di contrattazioni in corso.
Alla fine ha detto quasi la verità : 150.000 presenti (in realtà erano meno).
Ma Cicchitto ha una crisi isterica, vede rompersi il giocattolo costruito e dice: “la cifra indicata dalla Questura è falsa, dando una cifra del genere la questura di Roma ha perso credibilità ” e quasi fa aleggiare una minaccia: “pur sapendo come siamo vicini alle forze dell’ordine, qualcosa (e non è la prima volta) nella questura di Roma non funziona”.
Arriva poi l’esegeta Gasparri: “il questore di Roma, in preda a stress o in crisi etilica, ha diffuso cifre false sui partecipanti alla nostra grande manifestazione” : un governo di destra che dà dell’ubriacone a un uomo dello Stato perchè non connivente e non disposto ad avallare la palla del milione di presenze.
Siamo al fondo del barile.
E a quel punto ecco la replica di chi la dignità non se la è ancora venduta.
L’Associazione Funzionari di polizia gela il governo: “Le infondate critiche di Cicchitto e il fine humor di Gasparri sulla professionalità della Questura di Roma danno la misura del senso dello Stato e della coerenza di certi politici”.
Prima sberla sul viso paonazzo dei due miracolati pidiellini.
Arriva anche il sindacato autonomo di polizia, il Sap : “La questura fa il proprio mestiere: i dati rappresentavano la realtà dei fatti, sicuramente i presenti erano qualcosa in meno e non certo di più”.
Come dire: ringraziate che li abbiamo aumentati.
E giù altri due ceffoni ai cortigiani.
I quali, per difendere l’indifendibile, sono riusciti a inimicare al centrodestra anche gli uomini delle forze dell’ordine che proprio di estrema sinistra non sono.
Complimenti vivissimi, grande esempio di uomini di destra con senso dello Stato e delle istituzioni.
In questura a Roma hanno avuto solo la colpa di “contare” le presenze, non le palle o i palloni gonfiati.
E poi da quelle parti sono abituati a fare carriera facendosi il mazzo per le strade, non beneficiando delle frequentazioni “giuste” delle mogli …
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