PIROZZI ISSA LE SUE GIGANTOGRAFIE SUI MEGA CARTELLONI ELETTORALI
“PRIMA GLI ULTIMI” LO SLOGAN… MA NON SARA’ CHE I PRIMI CHE VOGLIONO RESTARE TALI HANNO TROVATO IL MODO DI CIURLARE GLI ULTIMI ANCHE QUESTA VOLTA?
Non ha il comportamento di chi sta riflettendo su un passo indietro.
Gigantografie elettorali a sostegno della candidatura a presidente del Lazio di Sergio Pirozzi stanno comparendo in tutta Roma.
Con buona pace dei partiti di centrodestra che, da settimane, si arrovellano sull’idea di una trattativa che dovrebbe spingere il sindaco di Amatrice a desistere, grazie alla seduzione di un posto sicuro in Parlamento.
E così, mentre i giornali raccontano tutte queste storie, Pirozzi va nei mercati rionali, nelle case della gente. Si fa vedere tra i cittadini con la sua espressione sofferente.
Sembra lontano il tempo in cui giurava che si sarebbe interessato solo dei suoi concittadini terremotati e della ricostruzione.
“Prima gli ultimi” si legge nei megacartelloni elettorali che costano migliaia di euro ognuno, abbinamento inquietante con le premesse, frutto non certo di una raccolta fondi tra le vittime del terremoto o tra i clochard che dormono nelle stazioni.
Il timore è che gli ultimi in questo caso non saranno i primi, ma che siano i primi a restare tali, sfruttando la dabbenaggine degli ultimi.
E mentre nelle segrete stanze il centrodestra litiga tra chi vuole Gasparri, chi Rampelli e chi spera con Pirozzi di fregare sia il cavaliere che la dama di compagnia, il sindaco di Amatrice issa le sue gigantografie in tutta Roma.
Da allenatore di calcio sa che l’importante non è vincere e neanche partecipare.
Certe volte basta non far vincere qualcun altro per ottenere riconoscenza in cambiali politiche da riscuotere a tempo debito.
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