POLIZIA IN PIAZZA IL 28 OTTOBRE CONTRO IL GOVERNO: BASTA CON LE PROMESSE
CONTRATTO SCADUTO DA DUE ANNI, TAGLI ALLA SICUREZZA: AGENTI DELUSI DAL CENTRODESTRA…. OFFERTI 40 EURO LORDI DI AUMENTO E 2 EURO PER LA SPECIFICITA’….NEANCHE PRODI ERA CADUTO COSI’ IN BASSO, NE AVEVA OFFERTI 5….E ALLORA IL CENTRODESTRA AVEVA GRIDATO ALLA SCANDALO
Mercoledi 28 ottobre, i sindacati di Polizia, guidati da Siulp e Sap, due sigle che da sole rappresentano oltre il 60% degli uomini in divisa, scenderanno in piazza per il rinnovo del contratto, scaduto da due anni.
Alla fine il governo è riuscito nell’impresa più ardua: far manifestare contro il centrodestra una delle categorie se non più vicine, non certo ostili, quella delle forze dell’ordine.
Prima i tre miliardi tagliati dal bilancio, poi una politica sulla sicurezza fatta di spot e di promesse, mentre nelle Questure le risorse si assottigliavano sempre più, arrivando persino a non avere la benzina per le volanti e ricorrendo a continui straordinari sottopagati, ora siamo arrivati a indecenti proposte di rinnovo del contratto scaduto da due anni.
Nicola Tanzi, segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, lo dice chiaramente: “Non ce la facciamo più ad andare avanti, i tagli alla sicurezza sono ormai insostenibili”.
Da qui la decisione della manifestazione nazionale che vedrà la partecipazione anche della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale.
Da mesi va avanti una trattativa con Maroni e Brunetta che non porta a nulla. Il governo ha proposto un aumento di 40 euro lordi al mese a titolo di recupero inflattivo e di 2 euro per la specificità , la voce che differenzia gli uomini delle forze dell’ordine dagli altri lavoratori del pubblico impiego.
In pratica un governo “amico” ha avuto l’indecenza di offrire meno dei famosi 5 euro offerti a suo tempo dal governo Prodi.
Proposta che allora aveva fatto giustamente gridare allo scandalo tutti i politici e la stampa di centrodestra: salvo, ora che governano loro, offrirne 2.
Chi ci segue da tempo sa che l’argomento lo abbiamo affrontato in modo documentato, denunciando il degrado della sicurezza in Italia e la ipocrisia di chi da un lato propone una “linea dura” a chiacchiere, e poi nei fatti prescinde proprio dal riconoscere a quegli agenti e carabinieri che rischiano la pelle ogni giorno qualsiasi aumento salariale decoroso.
Anzi, lasciando che i mezzi dello Stato cadano a pezzi per mancanza persino di ricambi.
“Siamo delusi dall’atteggiamento del governo, che pure aveva vinto le elezioni puntando sulla sicurezza”, denuncia il Sap.
Elezioni vinte anche grazie al sostegno di parte dei 105.000 poliziotti (famiglie comprese) che pensavano che le cose sarebbe cambiate in meglio.
Un filo di intesa che sembra ormai essersi spezzato, in quanto gli agenti si sono sentiti presi in giro da Maroni tre settimane fa quando hanno sentito l’ennesima promessa.
Ovvero che i soldi sarebbero arrivati dalla confisca dei beni ai mafiosi e dai proventi dello scudo fiscale.
E’ una vita che Maroni snocciola in Tv i dati della confisca dei beni, ma non dice che ci vorranno anni per monetizzare, tra ricorsi dei legali e tribunali. Quanto alo scudo fiscale, Tremonti ha già fatto sapere che devono servire ai conti pubblici e non saranno distribuiti nel breve.
Avevano visto giusto i sindacati comentando l’incontro con una semplice replica: “risorse aleatorie”.
Non tutti vivono di spot, c’è anche chi deve fare la spesa ogni giorno.
Ma al centrodestra questo concetto non è ancora evidentemente chiaro.
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