“POZZOLO ERA SU DI GIRI, MOLTO ALLEGRO”: I PARTECIPANTI ALLA FESTA DI CAPODANNO RACCONTANO DI UN POZZOLO ESUBERANTE
IL DEPUTATO NON AVREBBE MAI DOVUTO TIRARE FUORI IL REVOLVER, CHE POTEVA PORTARE SEMPRE CON SÉ IN BASE A UN PORTO D’ARMI “PER DIFESA PERSONALE” RILASCIATO NEANCHE VENTI GIORNI PRIMA… E NON AVREBBE DOVUTO MANEGGIARLO IN UNA SITUAZIONE IN CUI NON C’ERA ALCUN TIMORE PER LA SUA SICUREZZA
Qualcuno lo ha definito «su di giri». Qualcun altro ha detto che, quando è arrivato, «era molto allegro». Ma i due testimoni oculari sentiti finora dai magistrati non hanno dubbi: «È stato Emanuele Pozzolo a sparare il colpo» che ha ferito alla gamba il trentunenne Luca Campana, genero del caposcorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro.
A una settimana dal Capodanno di Rosazza le testimonianze raccolte dai carabinieri inchiodano il deputato sospeso da Fratelli d’Italia e smentiscono la versione che il trentottenne al primo mandato in Parlamento ha fornito la stessa notte agli investigatori.
È lui, infatti, l’unico indagato nell’inchiesta aperta dalla procura […] per lesioni, accensioni pericolose e omessa custodia dell’ arma: il mini-revolver North American Arms Provo Ut, calibro 22 che deteneva regolarmente, con altre cinque, tra semiautomatiche e fucili.
CHI HA «ARMATO IL CANE»?
Ad amici e colleghi, il parlamentare continua a giurare: «La pistola è caduta a terra. Non sono stato io a premere il grilletto». Ma la sua versione è considerata poco credibile
Per prima cosa, Pozzolo non avrebbe mai dovuto tirare fuori il revolver, che poteva portare sempre con sé in base a un porto d’armi «per difesa personale» rilasciato il 12 dicembre, neanche venti giorni prima, dalla prefettura di Biella. E, di certo, non avrebbe dovuto maneggiarlo in una situazione in cui non c’era alcun timore per la sua sicurezza.
HA SPARATO POZZOLO?
Tra i vari testimoni già sentiti dai pm, quelli oculari sono tre: tutti hanno sostenuto di aver visto quell’arma «in mano a Pozzolo». Due di loro erano presenti anche quando è partito il colpo e hanno dichiarato: «Ha sparato lui». Nessuno ha dubbi sul fatto che si sia trattato di un incidente.
COSA SOSTIENE IL FERITO?
La conferma arriva anche dal ferito che, il 4 gennaio, si è presentato in procura a denunciare il deputato
Al momento dello sparo, Campana era a un metro da lui. Lì vicino c’era invece qualcuno che conosceva entrambi, probabilmente il suocero, Pablito Morello, caposcorta di Delmastro, già sentito dai pm. Forse anche a lui il deputato stava mostrando il funzionamento dell’arma quando è partito il colpo.
CHI C’ERA ALLA FESTA?
Alla serata nell’ex asilo nido di Rosazza hanno partecipato in tutto una trentina di persone: un veglione «familiare» e «casalingo» a base di linguine all’astice e pollo all’egiziana. Tra compagni di partito, c’erano il consigliere di Biella, Luca Zani e l’assessore Davide Zappalà che smentisce bagordi e altre pistolettate nel corso della serata: «Chi dice il contrario, mente».
C’era Delmastro con la famiglia e un gruppetto di amici della figlia, tutti minorenni. C’era la sorella e sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro e l’assicuratore Francesco Rota [C’erano anche solo due dei quattro componenti della scorta del sottosegretario, con la famiglia. Almeno uno, Morello, era all’interno della sala. Con loro, moglie, figli e nipoti.
DOVE ERANO I BAMBINI?
Erano diversi i minorenni presenti alla festa. Per loro erano stati sistemati giochi e gonfiabili nella sala accanto Quando è stato esploso il colpo, da quel che trapela, nella stanza ci sarebbe stato solo un bimbo di 4 anni Era distante da Pozzolo: se dovesse essere confermato, il deputato con la fissa per il tiro al poligono non rischierebbe l’aggravante di aver agito in presenza di minori. Sarà interrogato dai pm, solo dopo gli esiti dello Stub e degli altri accertamenti tecnici sull’arma.
(da La Stampa)
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