PUTIN CERCA NUOVE RECLUTE E APRE LE CASERME AI 40-50ENNI
ORMAI RASCHIA IL FONDO DEL BARILE… MA NEL MONDO C’E’ SEMPRE QUALCHE MERCENARIO DA METTERE A LIBRO PAGA
Sotto le armi fino a cinquant’ anni. È la risposta di Vladimir Putin alle pesanti perdite subite dalle sue forze in tre mesi di guerra in Ucraina.
Il parlamento russo ha approvato una legge che alza l’età massima per servire nell’esercito dai 40 ai 50 anni. Non significa che tutti gli uomini fino a quella età saranno costretti a indossare l’uniforme e andare a combattere nel Donbass: è soltanto, per il ministero della Difesa, la possibilità di arruolare volontari cinquantenni, a contratto, ovvero stipendiati.
Non si tratta dunque della mobilitazione generale, che secondo alcune indiscrezioni sarebbe stata annunciata dal capo del Cremlino nel discorso del 9 maggio per la parata sulla Piazza Rossa, nell’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale.
Una misura del genere avrebbe rivelato al Paese che l’invasione del vicino non è una “operazione militare speciale”, com’ è obbligatorio chiamarla in Russia, bensì un’autentica guerra.
E una leva di massa per gli adulti di ogni età sarebbe stata uno strumento rischioso, capace di allargare il dissenso popolare verso il conflitto: a nessuno piace armarsi e partire per il fronte, specie a chi ha passato da un pezzo gli anni del servizio militare e ha già un lavoro, una famiglia.
Ma l’iniziativa lanciata da Mosca sembra una mobilitazione strisciante, una leva nascosta, per reagire ai 20 mila morti e al numero ancora più grande di soldati feriti e fatti prigionieri dal 24 febbraio a oggi: in tutto pari a un terzo della forza di invasione di 150 mila uomini, secondo l’intelligence occidentale.
Nel momento in cui l’offensiva nel Donbass, dopo settimane di bombardamenti, raggiunge l’apice, Putin ha bisogno di fanteria da mandare all’attacco dietro i letali carri armati Terminator.
Evidentemente i rinforzi forniti dalle squadre della morte cecene, dai mercenari del Gruppo Wagner e dai presunti volontari siriani non bastano. Perciò servono i russi. Anche quelli fino a 50 anni.
La giustificazione del provvedimento, offerta dal ministro della Difesa Sergej Shoigu, fa sorridere: «Per l’uso di armi di precisione occorrono specialisti altamente professionali. L’esperienza dimostra che si diventa tali a un’età fra i 40 e i 45 anni».
Come se un commando di 30 anni non sapesse sparare o lanciare un razzo, mentre un ipotetico Ivan 45enne, disposto a lasciare il divano di casa per andare alla guerra, fosse più affidabile.
Fino a ieri, l’età per servire nelle forze armate era tra i 18 e i 40 anni per i cittadini russi, tra i 18 e i 30 per gli stranieri.
«Abbiamo bisogno di rafforzare l’esercito », commenta Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la camera bassa del parlamento di Mosca, per poi aggiungere, con toni enfatici da propaganda dell’era sovietica: «Il nostro comandante supremo», ovvero Putin, «sta facendo tutto il possibile per permettere all’esercito di vincere e incrementarne l’efficacia ».
Molti giovani delle grandi città della Russia occidentale rinviano o evitano il servizio militare grazie agli studi universitari o a bustarelle. La maggior parte dei soldati mandati i n Ucraina sono giovani coscritti provenienti dalla Siberia. Adesso potrebbero trovarsi al fianco di uomini dell’età dei loro padri, se qualcuno è disposto a rispondere alla chiamata alle armi per i cinquantenni.
(da agenzie)
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