“QUELLO SI E’ MANGIATO TUTTO, SCOPPIA UNA TANGENTOPOLI”: LE INTERCETTAZIONI SU BELSITO, PERSINO I SOCI SI INDIGNANO
BONET: “MA QUANTE VOLTE DOBBIAMO PAGARE LO STESSO AFFARE?”… CONTINUE RICHIESTE DI DENARO: L’INGORDIGIA DI BELSITO LO TRADIRA’
“Io qui faccio scoppiare una nuova Tangentopoli”. La voracità di Belsito non ha limiti.
Ne ha abbastanza un uomo di mondo come Stefano Bonet, imprenditore sodale che ripete spesso come la politica “abbia un costo”.
E’ troppo persino per “l’Ammiraglio” Romolo Girardelli, faccendiere vicino alla ‘ndrangheta e altro amico esasperato dell’ex tesoriere del Caroccio: “Ti sei preso la gente e ti sei fatto i cazzi tuoi. Sono stato dieci anni con te muto come un pesce…”
E’ l’ingordigia a tradire Belsito.
Prende percentuali per le consulenze che procaccia a Bonet, ma poi chiede i soldi due volte: “Ma quante volte devo pagargli lo stesso affare, senza aver portato a casa il contratto?”
Si tiene una Porsche, provento di un’intemediazione, ma esagera.
Le continue richieste di denaro sono il preludio della fine per la cricca, che inizia a lacerarsi “in un quadro davvero squallido di tradimenti e bassezze”.
Romolo Girardelli è il primo a manifestare rabbia verso Belsito: “Mi devi dare il mio” lo insulta.
“Girardelli – scrivono gli inquirenti – lamenta di essere stato tenuto fuori dal regalo di orologi ricevuti invece da Mafrici (sedicente avvocato e loro complice a Milano) e dai “benefit” di Bonet.
Fa inoltre riferimenti alla quota della discoteca “Sol Levante” (locale di Cavi di Lavagna di cui Belsito è ritenuto “socio occulto”) comprata con i soldi di Bonet”.
Girardelli, disgustato, rompe per un po’ con Belsito: “Io mi porto via le cose, che cazzo ci sto a fare, qui ognuno pensa alla pancia sua”.
Anche Bonet, detto “shampato”, pare abbandonarlo: “Io lo denuncio alla Procura – si sfoga con un collaboratore- mi ha chiesto 900.000 euro perchè a suo dire deve pagare altri imprenditori”.
Non usa frasi criptiche.
Perchè Bonet si sente, sul fronte giudiziario, molto sicuro: “Sono amico del capo di ‘Andromeda’ (onlus della sicurezza presieduta dalla moglie di Filippo Ascierto, un passato nei carabinieri ed ex parlamentare An) e mi copre attraverso la rete di forze dell’ordine che controlla”.
La passione di Belsito per il denaro “cash” è certificata da un verbale di Paolo Scala (broker complice che partecipò al trasferimento dei soldi leghisti in Tanzania) che assiste a un passaggio di contante da parte di Bonet, quale ringraziamento per mediazioni fuorilegge.
“Belsito – racconta Scala – mi telefona e ci incontriamo al bar “Bastianello”, in via Borgogna. All’esterno, dov’era parcheggiata l’auto istituzionale, una Bmw grigio metallizzata con la scorta di due uomini, assisto alla consegna di un sacchetto di cartacon la maniglia in corda. Dal sacchetto poggiato nel bagagliaio escono alcune banconote”.
La sequenza prosegue nell’ufficio di Mafrici: “Belsito in ufficio spostò i soldi all’interno della sua ventiquatt’ore: erano banconote da 50 e 100 euro per un totale di 100.000 euro”.
Marco Grasso e Matteo Indice
(da “il Secolo XIX“)
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