RAPINA IN VILLA DI LANCIANO: IL CAPO E’ PUGLIESE, LA MANOVALANZA ROMENA
PRIMI TRE ARRESTI, AVEVANO GIA’ COLPITO E STAVANO PER SCAPPARE
Sono scattati i primi tre arresti per la rapina ai coniugi Martelli a Lanciano: in manette sono finiti tre romeni, che stavano per partire con l’auto usata per l’assalto alla villa di Carlo Martelli e Niva Bazzan. Avevano addosso circa 3.400 euro.
La svolta nelle indagini c’è stata nella serata di ieri, 25 settembre, quando è stata registrata una testimonianza fondamentale. Quella di un uomo che è stato vittima della banda nei mesi scorsi. “Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell’Est Europa”.
Il commerciante Massimiliano Delle Vigne ha ricordato il pestaggio subito nella sua villa a Santa Maria Imbaro, alle porte di Lanciano. Brutali analogie con l’assalto fatto a Carlo Martelli e sua moglie Niva Bazzan, mutilata all’orecchio destro.
Durante la rapina i coniugi sono stati legati e picchiati, alla donna è stato tagliato il lobo dell’orecchio: “È stato il più cattivo dei quattro a tagliarmi l’orecchio, quello che parlava bene l’italiano, non ha avuto nessuna pietà , era molto arrabbiato, continuava a chiedere della cassaforte, diceva che loro sapevano tutto di noi”, ha raccontato dall’ospedale Niva Bazzan.
“Pensavo che ci avrebbero uccisi”, ha detto invece il marito. Martelli ha poi sottolineato che nonostante il dramma vissuto non comprerà mai una pistola: “Penso proprio che se avessi avuto un’arma in casa sarei morto io”, ha spiegato.
(da “Huffingtonpost”)
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