RENZI: “IL TABELLONE DEL SENATO MOSTRERA’ CHE L’ACCORDO E’ POSSIBILE”
“SALVINI E’ MINORANZA IN PARLAMENTO, SI DIMETTA E TORNI AI SUOI MOJITO”… “DEMOCRAZIA PARLAMENTARE CONTRO LA DERIVA PAPEETE”… “CHI IMPEDISCE L’INTESA NON PARLI POI DI RISCHIO SALVINI”
“Siamo di fronte a un fatto clamoroso e nella mia veste di ex premier trovo che sia un passaggio che non va sottovalutato”.
Matteo Renzi inizia così la sua conferenza stampa al Senato nella quale sostiene la necessità di difendere “la democrazia parlamentare contro la deriva Papeete”.
Nell’attesa che l’Aula del Senato si pronunci sul calendario l’ex presidente del Consiglio ribadisce il suo appello alle forze politiche per un governo istituzionale: “Avverto il bisogno di lanciare un appello a tutte le forze politiche che oggi ha lo spazio per essere accolto: c’è una occasione che viene testimoniata dal voto sul calendario che forse oggi si terrà . Dico forse perchè Salvini scopre di essere in minoranza”.
L’appello, che sta spaccando il suo partito, assicura, “mi costa molto dal punto di vista umano”. Tornare alle urne, continua, sarebbe un rischio: “Se si va a votare non so se il Pd prende il 25%, ma so che l’Iva arriverà al 25%. E, così, è sicura la recessione”, argomenta.
Poi un riferimento a Salvini e all’imminente votazione a Palazzo Madama: “Il ministro dell’Interno non vuole votare oggi in Senato perchè si è accorto che è in minoranza”.
E ancora: “La sua fama di uomo invincibile sta precipitando in modo clamoroso”. Sull’ipotesi del ritiro dei ministri della Lega dal governo dice: “Salvini si deve dimettere, altro che ritirare la delegazione, si dimetta e torni ai suoi mojito e oggi si scriva una nuova pagina per l’Italia”.
Il tabellone del Senato, dice ancora “mostrerà che l’accordo (per un governo istituzionale, ndr) è possibile”.
A Zingaretti che nei giorni scorsi “con franchezza” aveva detto “no” all’accordo dice: “Il segretariato del mio partito ha chiesto che ci sia unità e che sia la segreteria a gestire questo passaggio. Credo che siano richieste comprensibili e assolutamente da accogliere”.
(da “Huffingtonpost“)
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