RENZI PENSA GIA’ AL DOPO MARINO: GIACHETTI, GABRIELLI, GENTILONI, BONACCORSI I PAPABILI
BERLUSCONI PUNTA SU TAJANI E CARFAGNA
Recapitato l’avviso di sfratto a Ignazio Marino, il premier Matteo Renzi pensa già al dopo.
A quale potrebbe essere il sostituto del chirurgo, la carta vincente con cui arginare l’ascesa dei Cinque Stelle.
Per ora, la rosa dei papabili nel Pd si limita a pochi nomi.
Innanzitutto, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, c’è Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, ex braccio destro di Francesco Rutelli quando era sindaco di Roma.
Il quale, però, non sarebbe molto convinto di volersi lanciare nell’impresa.
Un altro papabile è il prefetto Franco Gabrielli, cui spetterà il compito di gestire la città una volta che Marino si sarà tirato indietro.
A lui è già stato affidato il commissariamento “soft” del Giubileo, un evento a cui Renzi tiene moltissimo come trampolino per il rilancio dell’immagine della Capitale e del Paese intero.
Dopo mesi alle prese con Anno Santo e amministrazione straordinaria, Gabrielli potrebbe essersi guadagnato un posto nel cuore dei romani — o forse no.
Secondo il Messaggero, per il premier quella di Gabrielli sarebbe una exit strategy.
Oltre a Giachetti — che al momento sembrerebbe la prima scelta — si fa il nome dell’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, anche lui uno dei protagonisti dell’era di Rutelli al Campidoglio.
Il Messaggero include nella lista dei possibili candidati anche la “turborenziana” Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio.
Che non nasconde il desiderio di un’accelerazione: “Da persone serie — dice — bisogna valutare la situazione: se e come andare avanti”.
Marino, intanto, è barricato al Campidoglio dove si sfoga con i suoi. “È curioso: qui tutti parlano di massimi sistemi. E sul Giubileo il governo non mi fa sapere ancora niente”.
Ieri aveva risposto alle critiche del segretario Pd con grandi sorrisi e parlando di cultura.
Ma il ticchettio dell’orologio, per lui, sembra battere più veloce.
Così anche la destra si prepara alla possibilità di un voto nella Capitale entro il 2016.
Silvio Berlusconi vede di buon occhio la candidatura di Antonio Tajani, ma non esclude la possibilità di puntare sull’avvenenza di Mara Carfagna come nuovo volto del centrodestra.
Gli ex di Alleanza Nazionale non hanno dubbi: per loro la candidata ideale è Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia.
(da “Huffingtonpost”)
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