RENZI SI AGGRAPPA AL PATTO E BERLUSCONI PREPARA IL CAPITOLO DUE
TOSCANUM E NOME COMUNE PER IL DOPO NAPOLITANO
E adesso Silvio Berlusconi sente che i rapporti di forza sono cambiati davvero.
È con una certa soddisfazione che l’ex premier, ancora ad Arcore per smaltire i postumi della fastidiosa influenza, analizza con i suoi le parole di Renzi nel corso della direzione.
Il segretario del Pd, nel corso di una giornata di battaglia campale al Senato, non solo rivendica la bontà del Patto del Nazareno, ma ci si aggrappa: “”L’accordo con Forza Italia io lo rivendico, dopo anni di riforme fatte a colpi di maggioranza”.
E ancora: “Il Patto del Nazareno — dice il premier – è un atto parlamentare, può piacere o no, si può cambiare o no. Mi preoccupa però l’atteggiamento mentale, la forma mentis, anche di alcuni nostri dirigenti, quest’idea che i politici nascondano sempre le cose”.
Parole che arrivano dopo giornate difficili per Renzi.
Lo spettro dei 101 al Senato, il malessere del gruppo al Senato, l’allarme conti pubblici.
Ma anche le critiche che arrivano da mondi che pur hanno scommesso sulla stagione genziana — da Della Valle al Corriere della sera.
Un azzurro di rango così sintetizza il Berlusconi pensiero: “Più Renzi perde consensi, più il patto si rafforza”.
Ed effettivamente il segnale che arriva dalla direzione del pare confermare queste sensazioni.
Le dichiarazioni di Renzi sul “Patto del Nazareno”, insieme a quelle con cui apre a modifiche concordate, segnano che l’asse con Forza Italia è rafforzato.
È su questi presupposti che il Cavaliere, ad Arcore con tutto lo stato maggiore di Forza Italia, dà il via libera a fissare l’incontro con Renzi per martedì prossimo a Roma.
Con all’ordine del giorno il “capitolo due” del patto del Nazareno, su cui c’è già un’intesa di massima con Verdini.
E che prevede, come anticipato dall’HuffPost, una correzione dell’Italicum sulla base del modello elettorale adottato dalla Regione toscana, introducendo soglie più basse e preferenze o listini facoltativi per le forze politiche: il Toscanum.
Modifiche su cui si tratterà in questi giorni e che dovrebbero andare incontro alle sollecitazioni di Giorgio Napolitano.
Il quale, nel corso della cerimonia del Ventaglio, ha auspicato una riflessione sui punti della legge elettorale che potrebbero avere profili di incostituzionalità : soglie e preferenze, appunto.
Proprio attorno al Colle ruota il “rafforzamento del patto”.
Non all’ingresso di Forza Italia al governo, ipotesi che non è sul campo. Perchè secondo Berlusconi Renzi a settembre dovrà affrontare una manovra lacrime e sangue. E non ha alcuna intenzione di entrare al governo. Nè il Pd reggerebbe un’ipotesi di questo tipo.
È attorno al Great game per il Qurinale che ruota ogni mossa sulle riforme.
Perchè ormai Berlusconi considera acquisito che, dopo una scrittura a due — Pd e Forza Italia — dell’architettura costituzionale, il prossimo capo dello Stato sarà espressione delle forze costituenti.
Dall’inner circle di Berlusconi trapela che l’ex premier sta già mettendo la testa su come gestire la successione di Napolitano.
Non è dato sapere se ne parlerà o se ne ha già parlato con Renzi.
È certo che ad Arcore sono arrivati segnali di una certa “stanchezza” di Napolitano.
Il Fatto ha scritto che proprio l’attuale inquilino del Colle sarebbe andato un paio di settimane fa a visitare gli uffici a palazzo Giustiniani. Uffici che occuperà finito il mandato presidenziale.
Perchè è andato ora? Chissà .
E, sempre in un’intervista al Fatto, Rino Formica ex ministro socialista che vanta un’antica consuetudine con Napolitano si chiedeva: se vanno avanti di un anno le riforme, Napolitano non può mollare; mentre ha già fatto capire che vorrebbe lasciare dopo il semestre?
Quindi su che orizzonte temporale si sta muovendo il capo dello Stato? Chissà .
È incrociando ipotesi e scenari che si capisce perchè Berlusconi stia condividendo con i suoi la previsione che le prossime elezioni ci saranno con le regionali.
E i ben informati non escludono che anche questa road map possa far parte del patto, capitolo secondo.
(da “Huffingtonpost”)
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