RIMBORSI ELETTORALI O FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI?
DUE MILIARDI DI EURO AI PARTITI IN 5 ANNI …I PIU’ CARI D’EUROPA…NEL 1993 IL 90,3% DEGLI ITALIANI CON UN REFERENDUM AVEVA ABOLITO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI …FONDI STATALI PER TUTTI…UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA
Paolo Baroni, in un recente articolo su “la Stampa” ha definito i partiti italiani i più cari d’Europa: come dargli torto?. Ogni anno assorbono centinaia di milioni di fondi pubblici, più delle presidenziali americane. In Francia i partiti costano 80 milioni, la punta massima in Germania con 130 milioni, per non parlare dell’Inghilterra dove il finanziamento pubblico, tranne alcuni servizi a disposizione nel corso delle campagne elettorali, è limitato ad alcuni contributi modesti concessi solo ai partiti di opposizione.
In Italia, l’ultimo rimborso per le politiche è stato di 408 milioni di euro…. In Francia poi chi non raggiunge il 5% dei consensi, si vede rimborsare meno della metà di quello che ha effettivamente speso, in Italia rimborsiamo cinque volte quello viene documentato come spesa reale.
Nel 1993, ricorderete che, a seguito di un referendum, il 90,3% degli Italiani si era espresso per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Rammentiamo le parole di Giuliano Amato allora premier: ” L’abolizione del finanziamento statale esprime il ripudio del partito parificato agli organi pubblici e collocato tra essi”.
Infatti quello che è uscito dalla porta, lo hanno fatto rientrare dalla finestra. Se possiamo essere d’accordo sul rimborsare una parte delle spese elettorali “realmente sostenute”, cosa dovremmo dire di rimborsi 5 volte superiori alle spese documentate, come ha denunciato più volte la Corte dei Conti?
Il Sole 24 ore ha recentemente dimostrato che le finanze dei partiti italiani, “associazioni non riconosciute” per loro scelta, navigano a gonfie vele e sono in largo attivo…ci crediamo..
Con i fondi statali infatti, oltre ai “rimborsi elettorali”, si finanziano giornali, si comprano sedi, si pagano i portaborse. In partiti piccoli servono anche a sistemare questioni personali e familiari…
Non dimentichiamo che altri rimborsi verranno elargiti anche per le elezioni europee e regionali. Un mese fa, l’Ares, ( Agenzia di Ricerche economiche e sociali) ha ipotizzato le entrate dei partiti nel quinquennio 2008-2013, considerando le elezioni europee nel 2009, le regionali nel 2010 e le politiche nel 2013. La cifra finale è impressionante: 2 miliardi di euro, qualcosa come 4mila miliardi delle vecchie lire.
Chicca finale: non contenti i partiti si sono pure votati una riduzione del 4% dell’Iva sull’acquisto di beni e servizi, regalandosi cosi altri 50 milioni di euro. Un fiume in piena di denaro che trova tutti d’accordo…i sacrifici li chiedono solo agli Italiani.
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