ROMA RESPINGE IL CLANDESTINO: APPENA IN 15.000 A PIAZZA DEL POPOLO, IL DOPPIO A CONTESTARLO
CORNUTO E MAZZIATO: NONOSTANTE 300 PULMAN E 4 TRENI DI TRUPPE AUTOTRASPORTATE, “SISTEMAMOGLI” NON SMUOVE I ROMANI… L’UNICO INCIDENTE E’ L’AGGRESSIONE DEI LEGHISTI AI GIOVANI DI FORZA ITALIA
Vaffa a Renzi («servo sciocco di Bruxelles»), ma anche ad Alfano e alla Fornero. E poi alle «zecche» dei centri sociali che occupano chiese.
Matteo Salvini ha sparato insulti per circa mezzora dal palco di piazza del Popolo.
Ampio il ventaglio delle citazioni riprese per l’occasione dallo Zanichelli: da Don Milani a Oriana Fallaci, da Marco Paolini al siciliano Don Luigi Sturzo.
Sul palco hanno parlato anche Giorgia Meloni e Luca Zaia, unico dirigente leghista con diritto di microfono.
Ma la manifestazione si è rivelta un flop: considerando che avrebbero dovuto arrivare 20.000 persone da fuori Roma su 300 pulmann e 4 treni speciali, a cui si sarebbero dovuti aggiungere 5.000 aderenti a Casa Pound, alla fine mancano all’appello 10.000 persone.
Non solo: i romani non si sono visti e l’apporto dell’estrema destra è stato ben sotto le previsioni, segno evidente che molti non hanno condiviso la scelta dei vertici di aderire alla sceneggiata leghista.
Un successo imprevisto ha invece raccolto la contromanifestazione dei contestori di Salvini che ha superato quota 30.000.
Tutto si è svolto senza incidenti, a parte l’aggressione subita dai giovani di Forza Italia da parte dei leghisti in piazza del Popolo.
I giovani di Forza Italia, fanno sapere dal movimento ‘Azzurra Libertà ‘, hanno interrotto la loro partecipazione alla manifestazione della Lega Nord in piazza del Popolo dopo esser stati “aggrediti e costretti a fuggire” da alcuni militanti presenti all’iniziativa.
Il movimento giovanile azzurro era sceso in piazza in accordo con il presidente Silvio Berlusconi, portando anche alcune bandiere di Fi.
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