ROSARIA BOCCIA, PINACOTECA DI BRERA O CENA DI GALA A POMPEI: LE TANTE TRACCE A FIANCO DEL MINISTRO SANGIULIANO (MALGRADO LE SMENTITE)
DALLE TESTIMONIANZE EMERGE UN’ALTRA VERSIONE DEI FATTI RISPETTO A QUELLA UFFICIALE… LA POSIZIONE DEL MINISTRO DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFICILE
Si complica (e molto) il giallo politico dell’estate: l’influencer campana Rosaria Boccia, 41 anni, e il suo ruolo di «consigliera» del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Perché dopo l’interrogazione dell’opposizione che chiede a che titolo la donna sia coinvolta negli eventi, dal dicastero hanno negato che abbia un incarico ufficiale. Ma una mail pubblicata dal sito Dagospia dimostra che era tra i destinatari di comunicazioni riservate e Italia Viva, dopo aver chiesto alla presidente Meloni, non esclude una mozione di sfiducia di Sangiuliano.
Il caso è esploso, l’irritazione della presidente Giorgia Meloni non viene negata, ma anche lo stupore di numerosi esponenti di FdI perché sul proprio profilo Instagram la stessa Boccia sembra smentire la versione fornita dallo staff del ministro e ripostando foto in cui appaiono insieme alla presentazione della Grande Pinacoteca di Brera il 3 agosto, o alla consegna delle chiavi di Pompei al ministro (l’oggetto appare tra le mani di Boccia).
Le smentite del ministero si scontrano peraltro con prove e testimonianze. Si comincia dalla riunione convocata dal ministro per il 15 agosto al dicastero per sottolineare la piena operatività del sistema museale.
Al vertice, per lo staff del ministro. avrebbero partecipato venti tra funzionarie e funzionari, ma non Boccia, come dimostrerebbe il sistema di controllo dei passi. Però quello stesso giorno su Instagram Rosaria Boccia posta un sorridente autoscatto dalla Sala della Crociera del ministero dove si è tenuta la riunione.
Diverso quanto accaduto a Rimini. Secondo lo staff, Boccia non avrebbe fatto parte del seguito del ministro durante la sua partecipazione al meeting, quindi non avrebbe ricevuto un invito di Sangiuliano. Ma molti presenti l’hanno vista accanto al ministro e poi riconosciuta in sala.
Altre precisazioni: nemmeno un euro di denaro pubblico sarebbe stato impiegato per i viaggi e i soggiorni di Boccia in varie circostanze. Il sistema di controllo, sottolineano al dicastero, prevede puntuali autorizzazioni da parte della Ragioneria.
Ancora un’altra smentita (informale): non ci sarebbe stato alcun sopralluogo per un G7 a Pompei. Al ministero affermano che Sangiuliano ha partecipato a due visite, una al sistema di ponteggi che permette ai visitatori di seguire i lavori di restauro, e un’altra a giugno nell’area degli scavi di Civita Giuliana. Quindi nessun legame col G7 della Cultura (previsto dal 19 al 21 settembre).
Ma proprio ieri pomeriggio Dagospia ha pubblicato una email del direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, inviata al consigliere diplomatico del ministro Clemente Contestabile, in cui si parla della cena di gala e si legge: «A seguito del sopralluogo agli scavi del Ministro in data 3 giugno, insieme alla dottoressa Boccia che legge per conoscenza…».
Quanto basta per scatenare le opposizioni. Giovedì 29 si è tenuta a Napoli in Prefettura una riunione sulla organizzazione del G7. E tutti aspettano di conoscere la lista degli invitati alla cena di gala. Il baratro che divide le smentite dalle documentazioni con il trascorrere delle ore può rendere sempre più difficile la posizione di Sangiuliano.
(da Il Corriere della Sera)
Leave a Reply