SALVINI CONTINUA LA GUERRA AI POVERI: SENZA DARE ALTERNATIVE DI ALLOGGIO, CENTINAIA DI AGENTI IMPEGNATI A SGOMBERARE UN IMMOBILE OCCUPATO A PRIMAVALLE
BARRICATE IN FIAMME, CARICHE E IDRANTI PER CACCIARE 300 PERSONE (ITALIANI E STRANIERI) TRA CUI 80 BAMBINI
Primavalle sembra una zona di guerra. Cinquanta camionette, un elicottero, centinaia di agenti in assetto antisommossa per sgomberare 300 persone, tra cui 80 minori.
Dopo sette ore di assedio, fallito il blitz notturno, cominciano le trattative per trovare delle soluzioni alternative ma la prova di forza ancora non è esclusa.
Quando arrivano le prime luci dell’alba, dopo sette ore di assedio, durante le quali lo schieramento di forze dell’ordine non ha mai smesso di crescere, la situazione attorno al palazzo occupato di via Cardinal Capranica è surreale.
Fallita ogni trattativa tra gli occupanti e l’assessore Baldassarre e i tentativi di mediazione è cominciato lo sgombero.
All’interno dell’ex scuola Don Bosco di Primavalle circa 300 persone, 70 famiglie con un ottantina di minori, sono quasi tutti asserragliati sul tetto. Gli occupanti hanno dato fuoco alle barricate erette con materiale di fortuna, mentre la polizia lancia lacrimogeni e spara acqua avanzando con gli idranti.
Entrati nel cortile gli agenti stanno tentando di guadagnare l’ingresso dello stabile sotto il lancio di oggetti, i vigili del fuoco sono impegnati a fare strada alla celere e a spegnere le fiamme. “Prendete i bambini e scendete giù, poi vi facciamo prendere tutto quello che avete all’interno”, scandisce il dirigente al megafono. Dopo varie ore di tensione, gli occupanti hanno iniziato a scendere dal tetto.
Verso le 7.30 sono arrivati alcuni rappresentanti del gabinetto della sindaca Virginia Raggi e l’assessora al Sociale Laura Baldassarre.Al momento la trattativa è a uno stallo e una prova di forza è tutt’altro che scongiurata: gli occupanti chiedono soluzioni alternative per tutti, il passaggio da casa a casa e nessuno smembramento i nuclei familiari.
Ma che soluzioni alternative ancora non ce ne fossero era già noto già dagli scorsi giorni, quando Regione Lazio e Roma Capitale avevano comunicato al prefetto Gerarda Pantaleone di essere contrari a qualsiasi intervento di forza, chiedendo il tempo necessario per approntare soluzioni per tutti.
Ma giovedì al tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza si è imposta la linea dura voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma il blitz notturno si è trasformato in una logorante guerra di posizione.
Centinaia le persone giunte da tutta Roma a portare la loro solidarietà , tenuta a distanza dall’imbocco della strada che porta all’occupazione da blindati e cordoni di forze dell’ordine.
(da agenzie)
Leave a Reply