SCAJOLA SI CANDIDA A SINDACO DI IMPERIA DI FRONTE A UN TEATRO STRAPIENO, UNO SCHIAFFONE ALL’INCIUCISTA TOTI
LA LISTA CIVICA RISCHIA DI TRAVOLGERE I PIANI DELLA GIUNTA LEGHISTA CON RUOTA DI SCORTA TOTIANA… IN SALA MOLTI EX AMMINISTRATORI DI FORZA ITALIA, LEGA E MODERATI
In un auditorium della Camera di Commercio di Imperia pienissimo, ben oltre i numeri consentiti, la convention di Claudio Scajola è iniziata con il “Nessun Dorma” che scaramanticamente non si è concluso con l’eroico «vincerò».
E poi la lettura, con l’attore Antonio Carli, di alcune frasi di “Voglia di comunità ” di Zygmunt Bauman e ancora un crescendo con le frasi scolpite da Oliver Stone in “Ogni maledetta domenica”: il discorso alla squadra. «O noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente».
Una standing ovation con tanto di maglietta “Claudio sindaco” – in uno stile che fa tanto elezioni americane – ha salutato l’ingresso sul palco in giacca blu e jeans dell’ex ministro deciso a riprendersi il suo regno, intanto come sindaco, e dimenticare nove anni di «interpretazioni malevole».
«Non so cosa dire o forse ho troppe cose da dire» ha iniziato. «L’emozione è più forte di qualunque momento della mia vita».
Nel pubblico molti sindaci, politici, amici ed ex amici tornati a supportarlo, qualche imprenditore, molti giovani.
In prima fila il nipote Marco Scajola. «Il mondo sta cambiando – ha proseguito facendo un’analisi della politica italiana – assisteremo alla disgregazione di partiti e a nuove aggregazioni».
Non ha parlato solo di Imperia ma della parte a ovest della Liguria «un territorio talmente piccolo che deve fare sistema». Ha ricordato il ruolo e l’importanza dell’Europa dove devono contare di più i paesi del Mediterraneo. «Non si può più continuare a urlare e a cantare, bisogna iniziare a lavorare».
La campagna elettorale è lanciata, Toti mastica amaro: il ritorno di Scajola fa saltare i piani di divisione delle poltrone della giunta leghista con ruota di scorta.
(da agenzie)
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