SCANDALO TESORO DI AN SCOMPARSO: A CHE TITOLO L’AFFITTO DELLA SEDE DI GENOVA DEL PDL ERA PAGATO DALLA FONDAZIONE ALLEANZA NAZIONALE?
LA LOCAZIONE DELLA SEDE DI VIA MACAGGI DELLA SEGRETERIA PROV. DI AN ERA PAGATA DA AN NAZIONALE… QUANDO AN SI E SCIOLTA E’ DIVENTATA LA SEDE DEL PDL, CON UN NUOVO CONTRATTO DI AFFITTO: NON INTESTATO AL PDL NAZIONALE, MA STRANAMENTE ALLA FONDAZIONE AN
Lo scandalo della scomparsa del tesoro di An denunciato stamane dal “Fatto Quotidiano” e la relativa inchiesta aperta dalla Procura di Roma presenta degli aspetti che lasciano allibiti (leggere l’articolo in home page).
All’atto dello scioglimento di An, in seguito allla nascita del nuovo soggetto politico Pdl, avrebbe infatti dovuto seguire la messa in liquidazione del patrimonio mobiliare e immmobiliare del partito stesso, sulla base della determinazione congressuale.
A tal fine avrebbero dovuto essere nominati uno o più liquidatori per decidere come procedere in tal senso.
Questo avrebbe dovuto essere il compito dell’apposita fondazione creata per gestire questa fase, così come avvenuto per altri partiti.
Il comitato di gestione della stessa nominò un comitato di garanti che avrebbe dovuto “controllare gli obiettivi strategici da perseguire per la conservazione, la tutela e lo sviluppo delle risorse”, fissando un paletto: “il divieto di confusione tra il patrimonio di An e quello del neonato Pdl”.
Questo valeva per gli immobili di proprietà (e invece risulta dalle indagini della Procura di Roma che ben 28 immobili sono stati concessi gratis alla organizzazione giovanile del Pdl) e valeva a maggior ragione per gli affitti che avevano gravato fino a quel momento su An.
Veniamo al dunque: l’affitto della sede genovese di An, sita in via Macaggi, era pagata, finchè An era un partito in vita, dalla direzione nazionale di An.
Se An si scioglie la cosa più logica sarebbe stata quella di disdire l’affitto e restituire le chiavi.
Salvo che, cosa che è avvenura, i dirigenti locali del partito di Berlsconi e quelli di An non decidessero di farne la sede del nascituro Pdl.
Cosa perfettamente legittima, ma a quel punto logica e legge impongono che l’affitto venga intestato al Pdl (nazionale o locale che sia).
E invece che è accaduto?
Che l’affitto è stato intestato proprio alla “Fondazione An” di cui si parla: con il risultato che l’affitto della sede del Pdl genovese finisce così per essere pagato dai contributi degli iscritti ad An, magari compresi quelli che non avrebbero mai voluto avere nulla a che fare con il Pdl.
In pratica il Pdl è ospite di una fondazione privata che ha ereditato i beni dell’ex An che a sua volta li aveva in buona parte ereditati dal Msi, molti dei quali iscritti, se fossero ancora in vita, al solo pensiero di finanziare i berluscones, inseguirebbero coi forconi i componenti del comitato di gestione della fondazione suddetta.
A questo punto una domanda sorge spontanea: a che titolo la fondazione ha preso in carico una locazione che non era di sua competenza?
Chi ha avallato una palese violazione delle norme indicate nello statuto della fondazione in direzione opposta alle determinazioni del congresso di scioglimento di An?
E il canone di locazione è stato effettivamente versato e in che misura?
Attendiamo risposte.
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