SCUOLA VANDALIZZATA A MILANO DAI FANS DI SALVINI: VOLONTARI GRANDI E PICCOLI PULISCONO LE CLASSI
SDEGNO E CONDANNA IN CITTA’, RIPULITI I LOCALI DALLE SCRITTE DELLA FOGNA
Un lungo via vai di volontari, giovani e meno giovani: tutti a ripulire le aule del centro di cultura popolare di via Bramantino, teatro degli atti vandalici delle ultime ore. Le scritte razziste e omofobe sui muri dei locali, le svastiche, gli insulti alle operatrici della cooperativa sociale Don Milani sono stati cancellati.
Ma lo sdegno e la condanna per quanto è accaduto nel centro, che lavora anche su progetti di integrazione per migranti, continuano.
“Attaccare una scuola che punta sull’integrazione significa voler ostacolare il futuro del nostro Paese”, scrive su Facebook il sindaco Sala. “Non possiamo più tollerare gesti come questo: da milanesi continuiamo a credere in una città aperta, solidale e profondamente democratica”.
“Questo è il risultato delle politiche di ordine pubblico del Ministro dell’Interno Salvini, a cui, riconoscenti, questi criminali inneggiano”, polemizza l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno.
“Contro questo luogo di solidarietà si è scagliata la violenza dell’intolleranza e del razzismo”, gli ha fatto eco il presidente dell’Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati, che ha citato le parole del presidente Mattarella: “Il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli”.
Dura la condanna anche da parte dell’associazione “I Sentinelli di Milano”, molto attiva in citta’. Sul post della pagina Facebook si legge: “Ormai è un assalto al giorno. Ormai è sdoganato tutto. Tutto”.
Le pareti erano state imbrattate con insulti contro gli omosessuali, simboli nazisti, parole in arabo e frasi come “W Salvini” vergate con vernice rossa. Gli interni messi a soqquadro, con suppellettili e materiali rovesciati.
(da agenzie)
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