“SE ESCE UNO, USCIAMO TUTTI”: VIA DA SCUOLA DUE ORE PRIMA PER SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI DISABILI
LA PROTESTA DELLE FAMIGLIE DELLA MONTESSORI DI MONTESACRO CONTRO I TAGLI DELLE ORE DI ASSISTENZA AI BIMBI DISABILI DELL’ISTITUTO…LA RAGGI PROMETTE MA POI NON SI PRESENTA
«Se esce uno, usciamo tutti». Martedì usciranno tutti.
Alle 14.20, i bambini dell’Istituto comprensivo Maria Montessori di viale Adriatico (Montesacro), dalla prima alla quinta elementare, andranno via da scuola due ore prima. Proprio come accade dall’inizio dell’anno agli alunni disabili della scuola: costretti ad andare via in anticipo perchè non c’è nessuno che possa occuparsi di loro, aiutarli per il pranzo e per tutto il resto.
«È questa la scuola dell’inclusione?», si chiedono le mamme e i papà di tutti gli alunni della Montessori, che hanno organizzato questa «uscita solidale» per protestare contro la mancanza degli «aec», gli assistenti educativi culturali che seguono gli alunni disabili nelle ore di scuola. All’istituto di Montesacro sono garantite in media appena 5 ore a settimana per ogni bambino, che significa massimo un’ora al giorno.
Davvero troppo poco per alunni che, in certi casi, avrebbero bisogno di aiuto in ogni momento della loro vita a scuola, dal pranzo all’essere accompagnati in bagno.
Ma il Campidoglio, da cui dipende il servizio Aec, ha drasticamente ridotto le ore, indipendentemente dalla gravità e dai bisogni dei bambini. Non ci sono soldi.
A questo si aggiungono i ritardi da parte dell’Ufficio scolastico regionale nell’assegnazione delle insegnanti di sostegno. Così la scuola è stata costretta a comunicare alle famiglie degli alunni disabili che i piccoli dovranno uscire due ore in anticipo «perchè non possono essere garantite le minime condizioni per la loro presenza in classe».
Una decisione che ha scatenato la protesta delle famiglie, di tutte le famiglie, perchè «la presenza dell’Aec è importante non solo per l’alunno con speciali esigenze ma per tutto il gruppo classe». Molte mamme hanno dovuto prendere le ferie dal lavoro per poter supplire alla mancanza del servizio.
E l’iniziativa di martedì serve ad «esprimere nella forma più ampia e partecipata possibile il disagio e l’indignazione di tutta la comunità scolastica», perchè viene leso «il diritto di un bambino a vivere a pieno come tutti i suoi compagni la giornata scolastica e perchè di fatto costruisce una scuola dell’esclusione».
Questo, spiegano i promotori della protesta di martedì «è un problema di tutti noi, genitori, alunni, e insieme lo dobbiamo affrontare». Sono invitate anche le altre scuole del municipio.
Racconta Michela Bancheri, mamma di un bimbo disabile di terza elementare alla Montessori e membro della Consulta disabilità del III Municipio: «Io devo andare a prendere mio figlio alle 13,30 perchè non c’è nessuno che possa stare con lui, ogni inizio anno è complicato ma ora siamo nel baratro: se la scuola è per tutti deve esserlo per davvero, smettiamola con l’ipocrisia». Lo scorso lunedì la sindaca Virginia Raggi era al III Municipio e ha promesso di aumentare le ore Aec: «Ma come Consulta – dice Bancheri – ci saremmo riuniti il giorno dopo, perchè non è venuta ad ascoltarci?».
(da “il Corriere della Sera“)
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