SENZA GLI IMMIGRATI L’ITALIA SAREBBE A RISCHIO ESTINZIONE
DIFFUSI I DATI ISTAT: I RESIDENTI SONO OLTRE 60 MILIONI (+0,57%) TRA CUI 4,3 MILIONI DI IMMIGRATI CHE SONO ORMAI IL 7,1% DELLA POPOLAZIONE….SEMPRE MENO NASCITE E PIU’ DECESSI, L’ETA’ MEDIA DEL PARTO A 31,2 ANNI, 1,33 FIGLI PER DONNA… GLI OVER 65 SONO ORMAI IL 20,2% DELLA POPOLAZIONE
Meno nascite e più decessi: l’Italia è un Paese destinato all’estinzione, riesce però miracolosamnete a cavarsela, sul piano demografico, per il decisivo contributo degli stranieri che rappresentano ormai il 7,1% dei residenti.
L’Istat ha diffuso le stime sugli indicatori demografici del 2009, dalle quali emerge che i residenti in Italia sono arrivati a 60.387.000 (+ 0,57% rispetto al 2008), ma solo per la presenza degli immigrati, nel complesso 4.279.000 unità .
Per il terzo anno consecutivo, il saldo naturale tra nascite e decessi risulta negativo (-0,3 per mille), ovvero -17.700 unità nel 2009, contro -8.500 nel 2008 e -6.900 nel 2007.
Sono stati 570.000 i neonati nel 2009, 6.700 in meno rispetto al 2008.
Il 16,5% sono nati da mamme straniere, erano il 5,4% nel 1999 e il 16% nel 2008.
Il tasso di natalità è del 9,5 per mille, al Nord il 9,6,al Centro il 9,3, al Sud il 9,4.
In testa la Val d’Aosta con il 10,4 , in coda la Liguria con il 7,6.
Il calo delle nascite delle italiane non ha a che vedere con la crisi, l’età media del parto è stimata in 31,2 anni (era 29,8 nel 1995).
Le donne italiane hanno in media 1,33 figli a testa contro i 2,05 delle straniere.
Mai cosi tanti sono stati i decessi (588.000, pari al 9,8 per mille) dal dopoguerra, dovuto all’invecchiamento della popolazione e al miglioramento delle condizioni di vita.
La speranza di vita è passata a 78,9 anni per l’uomo e a 84,2 per la donna. La differenza, che era pari a 6,9 anni nel 1979 è oggi ridotta a 5,3 anni.
A livello regionale, l’aspettativa di vita è superiore per le donne a Bolzano e in Trentino, per gli uomini a Bolzano e nelle Marche.
E’ invece inferiore sia per le donne che per gli uomini in Sicilia e in Campania. Sono poi aumentati gli ultrasessantenni che rappresentano il 20,2% della popolazione.
Crescono anche i giovani fino a 14 anni (+53.000), che sono il 14% della popolazione.
La popolazione attiva è cresciuta di 176.000 unità , nel complesso il 65,8% del totale.
Nel 2009 gli stranieri nel nostro Paese sono aumentati di 360.000 unità .
I romeni e i bulgari sono cresciuto rispettativamente del 20% e del 16%. Aumentano anche i ricongiungimenti familiari: nel 2008 sono stati 124.000 i visti rilasciati per questo motivo.
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