“SI PUO’ CACCIARE MESSI PERCHE’ CON LA SUA BRAVURA AL BARCELLONA OSCURA UNA INVIDIOSA COMPARSA DELLA MUNICIPALITA’ CATALANA?”
IL SINDACO DI RIMINI SCRIVE AL DIRETTORE DEL MUSEO EGIZIO: “SE PASSA L’EDITTO MELONI, VENGA SUBITO A DIRIGERE IL MUSEO FELLINI, LEI ONORA L’ITALIA”
Una lettera al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco per offrigli la direzione del futuro Museo Federico Fellini di Rimini.
A scriverla è il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che tramite HuffPost esprime così solidarietà dopo le minacce di Fratelli d’Italia di voler cacciare il direttore per l’iniziativa degli sconti alle coppie arabe, minacce poi ritrattate.
Gentilissimo Dottor Greco,
sicuramente non accadrà perchè contrario a leggi, logica, numeri, buonsenso, progetti attuati, ma se mai l’allucinante/divertente ‘editto bulgaro’ di Fratelli d’Italia nei suoi confronti sortisse il suo effetto, Le dico già che il futuro Museo Internazionale Federico Fellini di Rimini sarebbe onorato di offrirLe la direzione.
La ragione dice che questo non accadrà mai. Vista la natura societaria e statutaria privata che sostiene il Museo Egizio di Torino; visti gli straordinari risultati in termini di presenze (800 mila all’anno), autorevolezza, credibilità , che ne fanno una delle tre strutture museali italiane più visitate e conosciute al mondo.
“Purtroppo” per noi, il bellicoso proponimento di licenziarla è chiaramente inefficace. Certo è impressionante il solo fatto di minacciarlo: una eccellenza culturale italiana a cui si promette il licenziamento senza avere non solo alcuna base giuridica ma anche qualsiasi argomento minimamente plausibile, solo per avere messo a nudo la demagogia e l’ignoranza (“non conoscenza” nel senso etimologico, tanto per specificare…) del politico di turno, racconta molto dei protagonisti.
Si può cacciare Messi perchè con la sua bravura al Barcellona oscura un invidioso personaggio nella Municipalità Catalana? Per qualcuno evidentemente si può.
Sappia, comunque, gentilissimo Dottor Greco, che Rimini sarebbe lieta di accogliere tra le sue braccia un uomo e un professionista di straordinarie capacità , in grado di far fare un salto culturale alla gestione dei beni culturali e intellettuali, divulgandone la conoscenza e l’attualità .
Quanto deve far rosicare quella Sua frase ‘la cultura è universale’. Quello appunto che vogliamo fare con il Museo Internazionale Federico Fellini, un luogo di scambio, relazioni nel nome dell’intelligenza, della creazione artistica, della cultura come asset per modificare in meglio una città , un paese, sia fisicamente che moralmente.
Lei resterà ancora per tanti anni a Torino perchè Lei onora quella città , quel museo, l’Italia intera.
Ma se fosse lei a essere interessato a una nuova sfida culturale…beh Rimini la attende.
(da “Huffingtonpost”)
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