SI SCAVA TRA LE MACERIE DEL DECRETO: ESTRATTE VIVE DUE LEGGI AD PERSONAM
I CANI ANTIVALANGA DELLA BCE HANNO TROVATO IL CONTO DEL PARRUCCHIERE DI MARINA BERLUSCONI: ERA FINITO SOTTO UN ARTICOLO DELLE PENSIONI…LO STIPENDIO DI IBRAHIMOVIC PAGATO DAGLI STATALI RINVENUTO IN UN ARTICOLO SULL’IVA
Gli archeologi della Presidenza della Repubblica, insieme a una squadra di rabdomanti della Corte dei Conti e a cani antivalanga dell’Unione Europea stanno setacciando il Maxi-emendamento licenziato dal Senato.
La legge di stabilità contiene alcuni provvedimenti economici per il salvataggio dell’economia italiana, ma il sospetto è che sotto la valanga di nuove norme possano essere occultate anche piccole leggi ad personam. “Per Silvio è l’ultima occasione – dice un deputato della disciolta maggioranza – ed ha ancora alcuni affarucci da sistemare”.
Al momento sono stati ritrovati soltanto piccoli reperti: il conto del parrucchiere di Marina Berlusconi (due milioni e 750 mila euro) , una legge di un solo articolo per nominare Adriano Galliani presidente dell’Inps e trentadue nomine a Commendatore per altrettante signorine tra i 16 e i 22 anni.
“Per ora – dice un addestratore dei cani anti-debito della BCE – è poca roba, ma sappiamo che lì sotto c’è sicuramente altro”.
All’improvviso, un grido da una squadra di volontari segnala un nuovo ritrovamento: un comma scritto in corpo minuscolo prevede l’esenzione fiscale tombale per tutte le aziende televisive che comincino con la lettera M. Un altro comma, collegato al precedente, obbliga i contribuenti italiani a pagare un consistente vitalizio agli ex-giocatori del Milan, per una somma vicina ai 76 milioni di euro.
“Il nostro è un delicatissimo lavoro di setaccio – dice un commissario europeo – perchè sappiamo con certezza che Berlusconi ha nascosto nel decreto decine di norme a tutela dei suoi affari, ma non sappiamo in che punto sono sepolti e che forma hanno”.
Alle prime luci dell’alba, intanto, un cane ha attirato l’attenzione dei soccorritori e dalle macerie dell’economia italiana è stato estratto un articolo di poche righe: “Tutte le mogli separate il cui nome comincia con la lettera V. E che abbiamo nella loro vita scritto almeno una lettera a Repubblica non hanno diritto agli alimenti”.
Le ricerche continuano.
Alessandro Robecchi
(da “Il Misfatto“)
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