“SIAMO STATI NOI A CHIEDERE CHE LA SCUOLA RIAPRISSE ANCHE SENZA BANCHI”: I GENITORI DI GENOVA SPUTTANANO TOTI
“RIDICOLO ASSISTERE A SPECULAZIONI ELETTORALI”… E OGGI POMERIGGIO, COME PREVISTO, SONO ARRIVATI I BANCHI MONOPOSTO
Il giorno dopo, alla scuola Mazzini di Genova, c’è più incredulità che indignazione. Il tweet di Toti con la foto dei bambini inginocchiati davanti a sedie usate come banchi, scattata da una maestra, ha fatto il giro dei social e dei giornali.
Ma, a sentire i familiari degli alunni, non si è trattato di una doccia fredda, tanto che l’apertura della scuola, pur senza i nuovi banchi, era stata richiesta dai genitori stessi. “Tutto è partito giovedì — spiegano i genitori all’uscita della scuola — quando ci hanno comunicato che l’inizio della scuola sarebbe slittato 48 ore per permettere che arrivassero i banchi e il personale ausiliario per iniziare serenamente l’anno scolastico”.
I genitori erano stati anche avvertiti che per garantire il servizio con le forze a disposizione avrebbero garantito solo due ore per i primi giorni, e in alcune sezioni i bambini sarebbero stati ancora senza banchi, con attività didattica ovviamente garantita e personalizzata per offrire un momento di festa ai bambini per celebrare l’atteso ritorno in classe.
“La speculazione di Toti è cascata male — chiarisce Enrica Origo, maestra della scuola — la nostra è una buona scuola e rimandiamo al mittente ogni strumentalizzazione elettorale, soprattutto se fatta sulla pelle dei bambini”.
“Siamo noi ad aver chiesto alle insegnanti di ripartire lo stesso, sapendo benissimo che i banchi sarebbero arrivati solo oggi e perfettamente consapevoli che le maestre hanno le competenze e l’esperienza per gestire al meglio i bambini per due ore, due giorni, anche senza il banco” così difendono il corpo docente e la scuola i genitori dei bambini finiti sulle prime pagine di tutti i giornali.
(da agenzie)
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