SONDAGGIO IXE’: SALGONO PD E FORZA ITALIA, CALANO M5S, LEGA E FDI
PD 34,1%, M5S 24,7%, LEGA 14,2%, FORZA ITALIA 11,2%, SINISTRA ITALIANA 4,2%, FRATELLI D’ITALIA 4%, AREA POPOLARE 2,7%…. FAVOREVOLI ALLE UNIONI CIVILI, CONTRARI ALLE ADOZIONI
Maggioranza risicata a favore delle unioni civili, maggioranza schiacciante contro le adozioni per i gay. Questo l’esito di una rilevazione condotta da Ixè per Agorà .
Il 50% degli intervistati, se sedesse in Parlamento, voterebbe a favore del ddl Cirinnà sulle unioni civili, 3 punti percentuali in meno del sondaggio condotto la scorsa settimana, prima del Family day.
Il 43% voterebbe contro mentre il 7% non prende posizione.
Lo stesso campione statistico, alla domanda più esplicita sulle adozioni per i gay, ha risposto in modo diverso: appena il 20% è favorevole (7 giorni fa era il 24%), mentre il 73% contrario (il 29 gennaio era il 67%).
Malgrado la prossima settimana possa essere quella decisiva per far passare un provvedimento tanto discusso come quello sulle unioni civili, il consenso di Matteo Renzi (+1 punto al 32%) e del Governo (+1 punto al 29%) non ne risentono.
In salita di 1 punto anche Luigi di Maio (al 26%) e Beppe Grillo (al 20%). Al comando tra i leader politici per quanto riguarda la fiducia c’è sempre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al 63%.
Inarrivabile Papa Francesco, con il 90% di fiducia.
Fra i partiti, nelle intenzioni di voto sale di 0,2 punti percentuali in una settimana il Pd, dal 33,9% al 34,1%, mentre calano il Movimento 5 Stelle, che si assesta al 24,7% (-0,6 punti percentuali) e la Lega Nord, che scende dal 14,6% al 14,2%.
Forza Italia cresce di due decimali all’11,2%.
Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 58%.
Nello scontro sulla flessibilità tra Ue e Renzi, il 41% appoggia il premier italiano. Il 22% dà ragione all’Europa mentre il 19% non si schiera con nessuno dei due contendenti. Il 18% non si è espresso.
Di fronte all’ultimo caso di Affittopoli a Roma, inoltre il 69% degli intervistati pensa che a pagare principalmente dovrebbero essere i dirigenti del Comune.
Il campione statistico è più indulgente con gli inquilini, che pagano affitti di pochi euro al mese (o addirittura all’anno) per case di pregio.
Solo il 19% dichiara che dovrebbero essere loro a rimediare di tasca propria a questa situazione.
(da “Huffingtonpost”)
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