“SONO IN ANSIA, MA LUI E’ IL MIGLIORE”: PARLA LA MOGLIE DEL COMANDANTE DELLA NORMAN ATLANTIC
LA COMPAGNA DI GIACOMAZZI: “IMPOSSIBILE CONTATTARLO, MA E’ UNO CHE SA IL FATTO SUO”
«Non lo sento da ieri. Ho provato a contattarlo da stamattina. Ma non c’è campo. Impossibile telefonare. Certo, siamo in ansia: con mia figlia siamo qui, davanti al televisore, attendiamo notizie. Come chiunque altro. Nessuno ci ha chiamati sinora. Sì, questa è la prima telefonata che ricevo sinora».
Un filo di voce dalla casa di La Spezia, però sicuro e grintoso.
La signora Paola è la moglie di Argilio Giacomazzi, 62 anni, il comandante della Norman Atlantic, la nave traghetto italiana in balìa delle onde nell’Adriatico, tra l’Albania e la Puglia.
È lui che in qualche modo, raccordandosi con la Guardia Costiera e la Marina militare, sta coordinando le difficilissime operazioni di soccorso.
«Da 40 anni per mare»
La signora Paola – una figlia, Giulia – racconta di «non avere alcun dubbio che mio marito stia bene operando. È un uomo votato al lavoro, serio. È per mare da quando aveva 21 anni, poi su e giù per gli oceani, acque del circolo polare artico comprese.
Si è già trovato in situazioni d’emergenza. Però dalla parte dei soccorritori.
Fu lui a trainare una nave in difficoltà e a rimorchiarla in porto. Dove? Non lo ricordo. In questo momento sono frastornata…».
Un respiro lungo. E poi la signora Giacomazzi riprende. «No, non mi ha contattato nessuno. Argilio avrei dovuto sentirlo domani (martedì, ndr) al suo arrivo a Pescara. Ho saputo di quel che stava accadendo in Adriatico grazie a un vicino. Ha bussato lui a casa, mi ha detto se sapevo cosa stesse succedendo. Figurarsi… La società armatrice? Sì certo, li ho chiamati. Ma anche loro sono in attesa di notizie. Quel che conta è che tutto si risolva per il meglio…».
«Amò, amò, mi hanno salvato con l’elicottero»
Intanto è il quotidiano online di Procida il dispari quotidiano.it a raccontare altre testimonianze provenienti dall’equipaggio.
Tre dei ventidue componenti sono infatti dell’isola.
Si tratta di Luigi Iovine, 45 anni, I° ufficiale di Coperta, Gianluca Assante, 39 anni, I° ufficiale di Macchine, e Christian Manfredi, 27 anni II° Ufficiale di Coperta.
A casa Assante è la moglie Lidia a raccontare la testimonianza del marito.
Una telefonata nel primo pomeriggio spazza via l’ansia. «Amò, Amò, mi hanno salvato con l’elicottero – sono le parole concitate del marinaio -. Sto bene, non so dove mi portano, ma vi voglio rassicurare».
«Mio marito ed io — è il racconto della donna al quotidiano — ci sentivamo molto spesso su skype, e — avvicinandosi allo schermo del pc — per la precisione ci siamo sentiti ieri all’una. Mi avrebbe ricontattata nel prossimo porto».
Poi le notizie drammatiche dell’incendio, la nave in avaria. Assante sulle prime era stato dato per disperso. Non era così, per fortuna.
(da “il Corriere della Sera”)
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