SOSPENSIONE PIZZAROTTI DIVIDE IL WEB: “DUE PESI E DUE MISURE CON NOGARIN”
IL MURO DEL PIANTO: GLI ELETTORI CINQUESTELLE DIVISI TRA CHI E’ D’ACCORDO E CHI NON CONDIVIDE LA DECISIONE DI GRILLO
Sulla sospensione di Federico Pizzarotti decisa dai 5Stelle, la Rete non è compatta. Commenta, giudica, litiga sul blog del fondatore, e si divide. E gli utenti danno un primo colpo al Movimento che ora rischia di implodere dall’interno.
Il post si intitola “Pizzarotti sospeso dal MoVimento 5 Stelle: la trasparenza è il primo dovere” e tra i tag all’articolo, le parole abuso d’ufficio, avviso di garanzia, M5S, MoVimento 5 Stelle, nomine, Parma, Pizzarotti, Teatro Regio.
E’ l’annuncio della punizione del sindaco M5S di Parma, ‘colpevole’ per il Movimento di mancanza di trasparenza sull’avviso di garanzia ricevuto tre mesi fa e reso pubblico solo ieri.
Ma i commenti aperti agli utenti aumentano ogni minuto.
“Non sono a conoscenza dei fatti, premetto. Però questa sospensione ‘suona’ male” scrive un utente.
Alle 16 sono già un centinaio, di cui uno su 3 è contrario alla decisione. “Quello di Grillo è un comportamento sbagliato (userei anche parole piຠforti) che sembra del tutto pretestuoso per togliersi dalle scatole una voce critica (ma tante volte a ragione)”, aggiunge Massimo B.
“Grillo ma perchè in prossimità delle elezioni non ti fai i cavolacci tuoi e vai due mesi a bora bora e lasci fare ad altri? Ma sempre bordelli 1 mese prima di votare? Lo fai apposta? Io sono stufo.. seguo.. faccio donazioni.. litigo tutti i giorni per difendere un idea e te rovini tutto con un click?” dice chiaro Fabrizio, che si firma anche come “sostenitore stremato”.
E un altro chiede: “La sospensione di Pizzarotti chi l’ha decisa? La Rete?”
“Quando si tocca il fondo si può sempre scavare, caro Movimento. Pizzarotti è l’unica cosa discreta che avete prodotto da che esistete, e ovviamente non potevate sopportarlo” protesta un attivista 5 Stelle.
E un altro aggiunge: “Non vedevate l’ora… con questa decisione vi siete scavati la fossa per sempre. Amen”.
E ancora: “Sinceramente la scusa che lui lo sapeva prima di voi mi sembra una scusa grossa come una casa, non è per niente credibile, sarebbe stato meglio aspettare le elezioni del 5 giugno e poi eventualmente sospenderlo”.
Ma c’è chi condivide e anzi chiede il pugno duro anche contro l’altro sindaco indagato, quello di Livorno, Filippo Nogarin. “Io sospenderei anche l’altro, a dire il vero. Non possiamo arretrare di un millimetro sulla questione morale, o avranno vinto i vecchi partiti” attacca un attivista. E un altro concorda: “Sì, ora tocca al sindaco di Livorno essere sospeso e all’ assessore. Prima di tutto la coerenza”.
Katia Riccardi
(da “La Repubblica”)
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