TAROCCATORI RAZZISTI: DEFEND EUROPE PUBBLICA UN FALSO, MANIPOLATA LA POSIZIONE IN MARE DELLA “OPEN ARMS”
PER SCREDITARE UNA ONG SPAGNOLA SI VOLEVA FAR CREDERE CHE NAVE FOSSE IN LIBANO INVECE CHE A PRESTARE SOCCORSO DAVANTI ALLA LIBIA….LA DENUNCIA DI “MARINE TRAFFIC”: “HANNO HACKERATO IL SEGNALE CON UN’AZIONE DELIBERATA”
E’ una sorta di guerra 2.0, quella in corso nel Mediterraneo, dove la tecnologia e la propaganda diventano armi, con rotte della navi manipolate da mani ignote, in grado di fornire dati falsi ai sistemi di tracciamento marittimo.
Ieri sera il profilo tweeter “Defend Europe”, gestito dall’organizzazione di estrema destra, ha lanciato un post: “Che tipo di salvataggio può fare la Ong Open arms quando la loro nave è ad un appena un miglio dalle coste libanesi?”.
Al tweet è allegata la schermata di Marine Traffic, sito di monitoraggio delle rotte marittime, che mostra la nave della Ong spagnola vicina al Libano
E’ la prova di un comportamento opaco?
In realtà qualcuno, al momento ignoto, aveva poche ore prima manipolato il sistema Ais, che riceve i segnali dai trasponder delle navi.
La Open Arms era in realtà regolarmente in navigazione nella zona di soccorso tra la Libia e la Sicilia.
A scoprire l’hackeraggio è stata la stessa Marine Traffic: “L’unica spiegazione plausibile — spiega Alex Charvalias, esperto di Data intelligence di Marine Traffic, interpellato da Famiglia Cristiana — è uno spoofing (clonazione, ndr) del segnale, che ha utilizzato lo stesso MMSI (ovvero il numero univoco della nave, ndr)”.
Insomma un’azione deliberata, non un errore del sistema.
L’ennesimo attacco criminale della propaganda razzista per cercare di screditare una Ong.
(da “Famiglia Cristiana”)
Leave a Reply