TASSE A LIVELLO EUROPEO? PAGHEREMMO 557 EURO IN MENO A TESTA
LO STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE: I VANTAGGI DI UN SISTEMA FISCALE UNIFICATO
L’Italia soffre di troppa Europa o di troppo poca Europa?
I pareri sono divisi, ma l’ufficio studi della Cgia (gli artigiani) calcola che se in Italia ci fosse una tassazione a livello europeo, ciascuno di noi eviterebbe di girare allo Stato 557 euro all’anno, per un totale di 34 miliardi di euro.
La Cgia prende spunto dalla proposta italiana di istituire a livello europeo un Superministro delle Finanze per armonizzare anche i sistemi fiscali dei 19 Paesi che utilizzano la moneta unica.
Nell’Eurozona, la pressione fiscale più elevata si riscontra in Francia: il peso complessivo di imposte, tasse, tributi e contributi previdenziali è pari al 48,1 per cento del Pil.
Seguono il Belgio, con il 47,3 per cento, la Finlandia, con il 43,9 per cento, l’Austria e, al quinto posto, l’Italia.
Nel 2014 (ultimo anno in cui è possibile effettuare la comparazione) la pressione fiscale nel nostro Paese è stata del 43,6 per cento del Pil.
La media dei 19 che utilizzano la moneta unica, invece, è al 41,5 per cento, cioè 2,1 punti in meno che da noi.
Se la tassazione nel nostro Paese fosse in linea con la media europea ogni italiano avrebbe risparmiato 557 euro nel 2014.
Facendo il confronto con la Germania si osserva che noi paghiamo 1.141 euro all’anno in più, rispetto agli olandesi 1.593 euro in più, rispetto agli spagnoli 2.389 euro in più degli spagnoli e rispetto agli irlandesi 3.531 euro in più.
Luigi Grassia
(da “La Stampa”)
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