TODDE AL GRAN FINALE IN ABRUZZO PER L’ASSALTO A MARSILIO
SI PROFILA UN COMIZIO FINALE CON D’AMICO E TODDE
L’ex presidente della Provincia dell’Aquila (nel 2004) Stefania Pezzopane, membro della Direzione del Pd, domenica notte, subito dopo che la Sardegna era passata al Campo Largo (Pd-M5S-Avs), sulla chat di partito ha scritto: «Chiamiamo la Todde».
Perché ora è scattata l’operazione Abruzzo: «Espugnare il fortino» di Giorgia Meloni, mandando a casa il suo fedelissimo, il «romano» Marco Marsilio, 56 anni («Ma la mia famiglia è in Abruzzo dal 1700», si schermisce il governatore ripresentato).
Così l’obiettivo — dice Pezzopane — sarebbe proprio quello di far chiudere la campagna, l’8 marzo all’Aquila, dalla neo presidente sarda, lei e basta, senza big di partito, accanto al candidato del campo larghissimo — tutti dentro, pure Calenda e i renziani — Luciano D’Amico, 64 anni, ex rettore di Teramo
Oggi a L’Aquila arriva Giuseppe Conte; Elly Schlein è già venuta 4 volte. In Abruzzo, però, non c’è il voto disgiunto, che tanti consensi ha eroso in Sardegna al centrodestra. E non ci sarà il terzo incomodo: sarà Marsilio contro D’Amico, «petto a petto, 6 liste contro 6», dice Pezzopane, fiduciosa perché i sondaggi «erano partiti 60 a 40 per loro — dice — e oggi siamo 52 a 48: se la Todde ci desse l’ultima spintarella…».
(da agenzie)
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