TORNA L’APARTHEID RAZZIALE: NEL LECCHESE “ZONE ROSSE†DOVE E’ VIETATO L’ACCESSO AI MIGRANTI
I DELIRI LEGHISTI ORMAI SONO MATERIA DA PSICHIATRIA O DA CAMPI DI RIEDUCAZIONE
Polemiche, nel Lecchese, per un piano regolatore comunale dove i centri di accoglienza per immigrati sono vietati in alcune aree cittadine ritenute “sensibili”, e in altre soggetti a nulla osta.
L’opposizione è insorta annunciando ricorso al Tar. Lo riporta oggi il Corriere della Sera, edizione di Milano.
È accaduto a Calolziocorte (Lecco), dove la giunta di centrodestra ha varato un piano regolatore che limita la possibilità di aprire centri di accoglienza o l’accoglienza diffusa, per i profughi.
In particolare sarebbero state individuate nove “zone rosse” vicino a scuole e stazioni, dove tali insediamenti sono vietati, e cinque “zone blu”, biblioteche e oratori, dove servirà un nulla osta caso per caso.
“L’obbiettivo – ha detto il sindaco, Marco Ghezzi – è salvaguardare le zone sensibili come si fa con le sale slot”.
Si legge sul Corriere della sera:
A Calolziocorte sono una trentina i migranti attualmente ospitati, tutti in centri proprio vicino alla chiesa e alle elementari. Esprimono dubbi sulla legittimità del regolamento le opposizioni che si preparano a dare battaglia. “Il pericolo reale delle sale slot, viene equiparato alla presenza di immigrati. Come se fossero delinquenti e spacciatori. Se non è discriminante questo non so cosa possa esserlo. Stiamo pensando di fare ricorso al Tar”, annuncia Diego Colosimo di Cambia Calolzio
“Siamo di fronte ad una vergognosa ghettizzazione. Presenterò subito un’interrogazione al ministro Salvini”, commenta su Facebook il senatore del Pd Eugenio Comincini.
“È tornata l’apartheid, in Italia, nel 2019. Quello che è accaduto a Calolziocorte, in provincia di Lecco, è solo un terribile esempio di come ormai le leggi consentano misure innegabilmente discriminatorie. Il provvedimento è stato varato da una giunta leghista, che lascia intendere come si vogliono gestire le politiche migratorie”, gli fa eco Andrea Maestri della segreteria nazionale di Possibile, che sarà presente alle prossime Europee con la Lista Europa Verde.
(da “Huffingtonpost”)
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