TRAVAGLIO: “E CHI SE NE FREGA DELLA COLLEGIALITA’ SULLA DICIOTTI, SALVINI VA PROCESSATO”
IL DIRETTORE DEL “FATTO” CONTRO IL MERCATO DELLE VACCHE PER GARANTIRE L’IMPUNITA’ AL SEQUESTRATORE DI PERSONE: LA LEGGE E’ CREDIBILE SE E’ UGUALE PER TUTTI
Marco Travaglio torna sul Fatto a schierarsi a favore nel voto che il Parlamento e la giunta per le autorizzazioni a procedere stanno per mettere in scena per salvare Salvini, come da programmi del MoVimento 5 Stelle e alla faccia della coerenza.
Il direttore del Fatto replica nel merito alle tante uscite “equivoche” dei grillini di questi giorni:
“L’idea sbagliata è che autorizzare il processo a Salvini significherebbe sconfessare una scelta politica firmata da lui, ma assunta o almeno condivisa da tutto il governo, confermare implicitamente che il vicepremier leghista ha commesso un sequestro di persona e consegnarlo a sicura condanna. Francesco Urraro, senatore pentastellato e membro della Giunta del Senato, spiega alla Stampa:“Dagli atti emerge chiaramente l’operato del ministro Salvini e la collegialità della scelta in seno al governo”.
E chi se ne frega: se ogni scelta assunta collegialmente da un governo fosse di per sè insindacabile dai giudici, lo sarebbero sempre tutte: se esiste un “Consiglio dei ministri”, la collegialità delle scelte è scontata. Infatti non è su questo punto che deve pronunciarsi il Senato.”
“Il Tribunale dei ministri. ha preso una decisione anche opinabile ma priva di “forzature”: i giudici, ravvisando possibili indizi di reato, hanno seguito la legge chiedendo al Parlamento di concedere o di respingere l’autorizzazione a procedere.
E la “collegialità ”della decisione, ancora una volta, non rileva: al massimo può indurre il premier e gli altri ministri ad autodenunciarsi al Tribunale per farsi processare e assolvere insieme a Salvini. Il che presuppone il via libera al processo.”
(da “NextQuotidiano”)
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