TRENO SEQUESTRATO E DISTRUTTO DALLA TEPPAGLIA A NAPOLI
LO STATO PAVIDO E’ RIUSCITO A FARLI SALIRE SENZA BIGLIETTO, A COSTRINGERE A SCENDERE 250 PASSEGGERI REGOLARI, A FAR VIAGGIARE GRATIS 1500 TEPPISTI, A FAR LORO PROCURARE UN DANNO DI 500MILA EURO AL TRENO SEMIDISTRUTTO, A METTERGLI A DISPOSIZIONE PURE I BUS A ROMA PER PORTARLI ALLO STADIO, DOVE HANNO FATTO ULTERIORI DANNI… MA FERMARE IL TRENO IN APERTA CAMPAGNA E ARRESTARLI TUTTI, CONDANNANDOLI A 5 ANNI DI LAVORI FORZATI SU UN’ISOLA DESERTA NON CI PENSA NESSUNO?
Binario speciale e corsia preferenziale per la teppaglia: questa è la morale che si può
trarre dai vergognosi incidenti procurati da circa 1500 pseudotifosi napoletani domenica, in occasione della partita Roma-Napoli all’Olimpico.
La resa dello Stato va in onda alla Stazione Centrale di Napoli, quando divampa il terrore tra le altre migliaia di passeggeri in attesa di partire coi loro treni. L’Intercity Plus 250, un regolare treno Napoli-Torino, è stato tenuto in ostaggio per ore: nonostante la presenza di 500 agenti di polizia, i teppisti si sono impadroniti del treno e hanno fatto scendere di prepotenza 250 passeggeri regolari che avevano pagato biglietto e prenotazione. Hanno assaltato il treno senza neanche avere il biglietto, sfondando i cordoni della polizia e hanno malmenato 4 ferrovieri: alla fine sono pure riusciti pure a farlo partire con tre ore di ritardo, alle 12.29.
Mentre i cittadini onesti venivano fatti scendere, consigliati in tal senso anche dai poliziotti, i teppisti salivano senza aver pagato: tutto questo davanti a 500 uomini dello Stato che hanno ricevuto ordine di non intervenire.
C’erano donne, bambini, anziani, ammalati gravi in quel treno, passeggeri con urgenza di rientrare a casa: l’Italia onesta è stata fatta scendere per fare posto a un migliaio di sfigati teppisti frustrati che solo in gruppo si sentono forti. Durante i 230 km di viaggio fino a Roma, questa feccia ha semidistrutto il treno, con danni quantificati in 500mila euro che nessuno chiederà mai loro di risarcire.
Arrivati a Termini, hanno lanciato fumogeni, insultato gli agenti che li aspettavano…per scortarli, con autobus messi a loro disposizione, gratuitamente allo stadio. Arrivato tra il primo e il secondo tempo, sono entrati sfondando i cancelli, occupando i posti senza pagare e facendo altri danni.
Tra i passeggeri del treno c’era anche una madre di 40 anni che aveva un appuntamento per far visitare urgentemente il figlio all’ospedale Gaslini di Genova: è scesa piangendo dal treno, col bambino tra le braccia.
A tarda sera il ministro Maroni ha chiesto informazioni al questore, ma dov’era quando la mattina i fatti sono accaduti? Dov’era lo Stato? Dov’era il Governo?
I turisti stranieri in stazione erano allibiti, mai vista una cosa del genere. E’ la stata la resa dello Stato, quello che fa la voce grossa coi deboli, ma mai coi prepotenti.
Occorre che i reparti mobili abbiano direttive precise: di fronte alla violenza, sprangare i teppisti senza pietà , reagire con decisione estrema.
Quando vedranno che lo Stato saprà essere più deciso di loro e capiranno che la festa è finita, si chiuderanno al cesso la domenica per ascoltare le partite dalla radiolina.
Era tutto prevedibile e non è stato fatto nulla per bloccare gli atti di teppismo. Bastava impedire loro di salire sul treno, isolarli all’esterno della stazione o far fermare il treno in aperta campagna, circondarli e arrestarli tutti.
Un bel processo per direttissima e 5 anni a spaccare pietre nel penitenziario di un’isola, 12 ore al giorno, col sole e con la neve. E potevano essere bergamaschi, veronesi, romani o genovesi, intendiamoci. Non cambia nulla. Il delinquente rimane tale. La gente è stanca di uno Stato pavido, inerte: la legge va fatta rispettare sul territorio, non a chiacchiere quando si va in Tv a sproloquiare sulla “fermezza”.
Balle, caro Maroni, se poi non ci sono direttive e dalla mattina di domenica nessuno ha il coraggio di prendere un’auto blu e muovere il culo verso Napoli a dare ordini precisi. Comodo procurare pure i bus alla teppaglia e poi chiedere informazioni al Questore…
Non vogliamo un ministro degli Interni che interviene solo dopo aver visto Novantesimo Minuto… L’Italia vuole un ministro che intervenga al primo minuto… i supplementari non li concede più a nessuno. Meno palle mediatiche e più fatti.
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