TRIDENTGATE, LA MAY NASCONDE FALLIMENTO TEST MISSILE E CHIEDE DI APPROVARE COSTOSO PROGRAMMA FINANZIARIO
RIVELAZIONI DEL TIMES: RAZZO LANCIATO DA UN SOTTOMARINO AVREBBE DEVIATO ROTTA PUNTANDO DIREZIONE FLORIDA
Lo chiamano “Tridentgate”: è il primo scandalo per il governo conservatore di Theresa May, accusato di avere insabbiato e nascosto il fallimento di un test di un missile dell’arsenale strategico britannico prima di chiedere al parlamento di approvare il costoso programma per finanziarlo.
L’esperimento sarebbe avvenuto a giugno, secondo quanto rivela il Times: un razzo della classe Trident, l’unico patrimonio del deterrente nucleare del Regno Unito, lanciato da un sottomarino verso il mare aperto, avrebbe deviato rotta puntando in direzione della Florida ovvero degli Stati Uniti.
Nessun pericolo immediato, perchè il missile non era armato di esplosivo atomico ed è comunque finito nell’oceano, ma un brutto segnale per un progetto che aveva già suscitato moltissime controversie per i suoi costi esorbitanti, oltre che contestato dalla Scozia, che è la base delle forze nucleari sottomarine nazionali e che anche per questo chiede l’indipendenza dalla Gran Bretagna per poter diventare un paese “nuclear free”.
Il test, afferma il quotidiano londinese, ha avuto luogo nell’Atlantico, al largo delle coste americane: è da lì che il missile doveva correre verso est, mentre invece, per un guasto apparentemente ancora inspiegabile, ha invertito la rotta ed ha puntato verso Miami.
“C’è stato un panico assoluto ai più alti livelli del governo e delle forze armate, perchè il nostro primo test della nuova generazione di missili nucleari da quattro anni a oggi è stato un clamoros fallimento”, riferisce una fonte al Times.
“Alla fine Downing street decise di nascondere il test fallito all’opinione pubblica e al parlamento, sapendo che, se fosse stato reso noto, avrebbe gravemente danneggiato la credibilità delle nostre forze strategiche”.
Theresa May era ministro dell’Interno al momento dell’incidente, ma è diventata premier poco tempo dopo, per le conseguenze della vittoria della Brexit nel referendum sull’Unione Europea e delle dimissioni di David Cameron.
Ed è stata comunque lei, cinque giorni dopo il suo insediamento a capo del governo, a chiedere e ottenere dalla camera dei Comuni un primo finanziamento di oltre 50 milioni di sterline per il programma di riarmo nucleare.
L’accusa di “cover up”, esplosa sui giornali, finisce stamane al palazzo di Westminster, dove il ministro della Difesa Michael Fallon dovrà rispondere dell’accaduto davanti a una commissione di deputati.
Il leader laburista Jeremy Corbyn lo definisce “un errore catastrofico”: a luglio metà del suo partito votò contro il finanziamento del Trident e ora l’opposizione potrebbe essere ancora più ampia. Gli indipendentisti scozzesi denunciano il “grave” insabbiamento. E anche se il governo ribadisce di avere “piena fiducia” nel programma, il “Trident-gate” getta una prima ombra su Theresa May, alla vigilia del delicato viaggio negli Stati Uniti dove la premier incontrerà venerdì il presidente Trump.
(da agenzie)
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