UBRIACHI CHE UCCIDONO AL VOLANTE, RAPINE IN VILLA, STUPRI: GLI ITALIANI DICONO BASTA
NON E’ CAMBIATO NULLA, L’ITALIA E’ OSTAGGIO DI TROPPI CRIMINALI DELL’EST…CHI DELINQUE ABITUALMENTE VIENE BLOCCATO SOLO DOPO CHE HA UCCISO QUALCUNO, MAI PRIMA…POLIZIA E CARABINIERI SOTTO ORGANICO E MAL ORGANIZZATI…IL GOVERNO FA CHIACCHIERE E LEGGI INUTILI.. OCCORRE AUMENTARE IL NUMERO DEGLI AGENTI E CACCIARE CHI HA PRECEDENTI PENALI, CHI ENTRA CON VISTO TURISTICO VA TENUTO SOTTO CONTROLLO, EVITANDO CHE SPARISCA…LAMPEDUSA SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE DI MARONI
Ogni giorno è un bollettino di guerra, a Roma non ci si era ancora ripresi dall’orrore dei quattro romeni ( più due già agli arresti domiciliari) che avevano stuprato una 21 enne in compagnia del fidanzato a Guidonia, che sulla Prenestina un romeno completamente ubriaco guida un’auto rubata contromano per chilometri e alla fine si scontra con un’auto, uccidendone il guidatore.
Poi scende come se nulla fosse, va al bar e ordina una birra. Arrestato dai carabinieri viene aggredito da decine di persone e viene sottratto a stento al linciaggio.
Nella stessa giornata, rapine in villa nel centro nord con feroci criminali del’est in azione: qua si tratta di bande ben organizzate, slavi che studiano con attenzione i colpi e le abitudini delle vittime. E ancora cronaca giornaliera di stupri, violenze su donne indifese, rapine.
Siamo di fronte a un’emergenza criminalità cui non si riesce a far fronte con evidenza e qualcuno al Governo usa Lampedusa come specchietto per le allodole. In realtà nell’isola sbarcano al massimo 30mila disperati africani l’anno (metà rifugiati politici), mentre in Italia in un anno sono entrati liberamente 350mila romeni e altre decine di migliaia di slavi.
Fa comodo fare di Lampedusa un penitenziario per vendersi l’immagine della “linea dura”, ma gli italiani non sono “boccaloni”, vedono benissimo la situazione delle loro città in preda alla delinquenza.
Dall’est è arrivata un’ondata di “ospiti indesiderati” senza alcun controllo. Perchè se è vero che le norme internazionali che non abbiamo bloccato a tempo debito, permettono ai romeni di entrare liberamente in Italia, è altrettanto vero che esistono delle leggi che basterebbe solo applicare per rimandare a casa gli “indesiderati”.
Per “motivi di ordine pubblico” ad esempio, quando il comportamento di taluni crea turbative di ordine pubblico e pericolosità sociale.
Una prima scrematura potrebbe farsi con il governo romeno: chi ha già precedenti penali in Romania è indesiderato in Italia. Ognuno si tenga i propri delinquenti.
Chi entra in Italia poi deve essere reperibile, avere una residenza, non che non sappiamo neanche chi siano e dove siano. Vogliono venire per turismo o in visita a parenti? Bene entrino, ma non devono evaporare.
In Italia ci sono migliaia di stranieri ( anche sudamericani) che entrano col visto turistico e quando è scaduto restano da clandestini.
Se le forze dell’ordine li andassero a cercare agli indirizzi di riferimento forse qualche traccia si troverebbe, non credete?
Se invece nessuno li cerca che senso ha prendere poi per il culo gli italiani mostrando i muscoli a Lampedusa? Fermo restando che nell’isola il governo italiano ha perso pure la faccia per andare dietro alle idee leghiste, tutto fumo (razzista) e niente arrosto?
Gli italiani non sono razzisti, ma li stanno portando ad esserlo.
Sono per l’accoglienza e la solidarietà come dimostrano secoli di storia, hanno alla base i valori cristiani della condivisione e dell’aiuto, ma gli errori della politica di sinistra e la insulsaggine dei provvedimenti del centrodestra targati Lega, li sta portando alla esasperazione.
Ormai siamo ai tentativi di linciaggio e al farsi giustizia a soli.
Per essere credibili nell’adottare una linea dura, bisogna intanto essere giusti e onesti. Basta discriminazioni verso gli stranieri onesti che lavorano, pagano le tasse e vogliono integrarsi ( quindi fine delle stronzate leghiste, tipo tassa di 200 euro per rinnovare un permesso, ronde del menga, ci sono poliziotti e carabinieri, non siamo a Carnevale).
In secondo luogo, occorre aumentare organici e stipendi alle forze dell’ordine, aggiornarli, creare intelligence, meno divise e più investigatori che girano.
Poi su questo tema di interesse nazionale, su questa emergenza vera, ci vuole intesa con l’opposizione e condivisione con la magistratura: basta mettere bandierine su chi è più “duro”, ci vuole una linea condivisa e applicata.
Non si può arrestare uno e poi vederlo libero dopo due giorni: dobbiamo essere uniti contro chi delinque, quindi leggi precise, aumento delle pene certo, ma non basta.
Se si continua, infatti, nella lotta per fazioni politiche lo si faccia su altri temi, non sulla sicurezza, qua bisogna fare leggi condivise e applicate. Meno energumeni senza cervello, più mediazione e sale in zucca.
In America su certi temi come la sicurezza interna destra e sinistra sono sempre d’accordo, da noi ci si divide anche per uno sputo controvento tra chi sostiene che è arrivato da ovest e chi da est.
Gli italiani vorrebbero che la politica fosse al loro servizio, non l’opposto.
La verità è che polizia e carabinieri in Italia, per come sono organizzati dallo Stato e per come sono pagati, fanno fin troppo. Ci sono troppi irregolari che delinquono? Basta avere i mezzi per andarli a cercare.
Si fa prevenzione andando a fermare chi delinque o vive di espedienti illeciti prima che ammazzi qualcuno, non dopo. Ma per un’operazione così ci vuole chi lo faccia, e siamo punto e a capo.
E’ come se sperassimo di catturare degli abituali feroci rapinatori aspettandoli sempre ai posti di blocco, confidando abbiano prima o poi la cortesia di passare di lì.
Invece che fare indagini preventive sulle loro abitudini, i luoghi di frequentazione, attuando pedinamenti e intercettazioni. No, in Italia si aspetta che uccida qualcuno e poi si scopre che il tizio era in Italia da anni o mesi, aveva precedenti, figurava espulso, e cosi via.
Certo un’indagine costa fatica, mezzi e uomini.
Ma finchè il Governo pensa che i problemi si risolvano con le sciocchezze leghiste o trasformando in colonia penale un’isola turistica per la megalomia di un ministro in cerca perenne di spot elettorali, agli Italiani non rimarrà che abituarsi a convivere con la tragica cronaca quotidiana.
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