UN TESTO DI DE ANDRE’ COME EPITAFFIO, IL COMUNE LEGHISTA LO VIETA: PER LA SERIE FATEVI SEMPRE CONOSCERE PER QUANTO SIETE RIDICOLI
LA BECERO-GIUNTA DI GENOVA ORA VUOLE DECIDERE PURE SULLA FRASE DA SCRIVERE NELLA TOMBA… “OSTINATO E CONTRARIO” NON VA BENE
La direzione era già tracciata, perdutamente “ostinata e contraria”, la stessa seguita per tutta una vita.
Non serviva molto di più per raccontare il viaggio di R.C., scomparso poco più di un mese fa a 55 anni, una storia difficile alle spalle, condivisa fino all’ultimo doloroso epilogo con I. C., sua moglie da circa un anno, sua compagna da sempre.
Solo poche parole, prese a prestito dalla “Smisurata preghiera” di De Andrè per dare il senso di un’esistenza consumata al di fuori e contro ogni forma di omologazione. Così, quando la So.Crem, Società genovese di cremazione, ha chiesto alla vedova quale frase volesse incidere sulla lapide che in futuro avrebbe raccontato suo marito agli estranei, lei non ha avuto dubbi: “Ostinato e contrario”.
Ma l’epigrafe, a giudizio dei Servizi cimiteriali del Comune cui spetta concedere il nulla osta per i lavori nel Tempio crematorio del Cimitero di Staglieno, «non è conforme ai criteri di dedica, ricordo o commemorazione».
E il testo è stato respinto.
(da “il Secolo XIX”)
Leave a Reply