VIAGGIO IN SPAGNA PERICOLOSO PER L’AQUARIUS, IL GOVERNO DEI CIALTRONI CHIEDE ALLA SEAWATCH3 SE PUO’ PRENDERNE UNA PARTE A BORDO
DOPO AVERLI MINACCIATI DI NON AVVICINARSI A UN PORTO ITALIANO, LA ZECCA PADANA HA LA FACCIA DI CHIEDERE AIUTO ALLA ONG TEDESCA … FINALMENTE QUALCUNO CHE LO MANDA A FARE IN CULO
I 629 migranti a bordo della Aquarius andranno (forse) a Valencia ma i 937 a bordo della nave Diciotti della Marina militare italiana arriveranno domani al porto di Catania.
Porti italiani chiusi, dunque, ma a singhiozzo e solo alle navi umanitarie.
È questa la decisione presa questa sera dal Viminale che ha assegnato alla Diciotti l’approdo a Catania. Decisione inevitabile visto che i migranti, soccorsi tutti da mercantili di passaggio chiamati dalla sala operativa di Roma e da motovedette italiane, sono stati trasferiti a bordo della capiente nave della Guardia costiera italiana alla quale certamente il governo non può inibire l’approdo in un porto italiano.
La Diciotti, dunque, con il suo consistente carico di persone arriverà domani aprendo così la strada a quella che è la linea del Viminale: porti aperti solo alle navi militari.
La Aquarius continua a rimanere ferma tra Italia e Malta.
Oggi la nave è stata nuovamente rifornita di cibo, le scorte per ora sono limitate a un altro pasto per domani.
Al termine di un vertice a Palazzo Chigi, in tarda serata, è stato confermato che la nave farà rotta verso la Spagna senza transitare da porti italiani. Il governo italiano si è impegnato a fornire supporto ed eventuale affiancamento di motovedette d’appoggio per il viaggio, ritenuto comunque a rischio dal personale della ong.
“Allo stato attuale Aquarius non può andare in Spagna”, sostengono i membri del team di Sos Mediterranee a bordo di Aquarius, anche alla luce dei bollettini meteo, secondo quanto riferisce in un tweet Anelise Borges, la giornalista di Euronews anche lei imbarcata. E aggiunge: “Non è sicuro per la nave, per l’equipaggio e per le persone soccorse”.
La nave quindi per ora resta ferma. Se non si sbloccherà la situazione, secondo quanto trapelato, due navi italiane prenderanno parte degli immigrati a bordo e si dirigeranno insieme verso la Spagna.
Non sapendo come uscire dall’impasse che continua a tenere ferma la Aquarius a metà strada tra Italia e Malta per i timori del comandante di affrontare il viaggio verso Valencia con condizioni meteo in imminente peggioramento e con un cosi consistente numero di persone a bordo, da Roma è partita una singolare richiesta ad un’altra nave umanitaria, la Sea Watch3, la stessa alla quale minacciosamente il ministro Salvini ha promesso “lo stesso trattamento ” della Aquarius se dovesse avvicinarsi alle coste italiane con migranti a bordo.
Ma proprio alla Sea Watch la sala operativa della Guardia costiera di Roma ha chiesto la disponibilita’ a prendere bordo un po’ dei migranti della Aquarius per alleggerirla durante la traversata.
No, grazie, e’ stata la risposta della Ong che ha cosi motivato il suo rifiuto:”Vogliamo porre fine a questo gioco sulle spalle di persone gia vulnerabili e portare al piu’ presto i 629 in un porto sicuro italiano. Non possiamo navigare in sicurezza per 1400 chilometri”,
(da agenzie)
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