VIVA LA CAMPAGNA: SONO 100.000 L’ANNO I NUOVI IMPRENDITORI AGRICOLI UNDER 35
I GIOVANI TORNANO AI CAMPI CON UNA NETTA INVERSIONE DI TENDENZA, RISPETTO AGLI ULTIMI ANNI… NEL 2006 SONO NATE, GRAZIE A INCENTIVI EUROPEI, 30.971 AZIENDE, 32.400 NEL 2008… AZIENDE AGRICOLE, AGRITURISMO. ALLEVAMENTO, I SETTORI SCELTI DAI GIOVANI
Sarà la crisi, sarà il bisogno di ritrovare un contatto con la natura, sarà la voglia di fuggire dal caos del traffico metropolitano, fatto sta che siamo di fronte a un fenomeno in netta controtendenza di cui vi rendiamo informati.
I giovani d’oggi preferiscono riprendere la vanga in mano piuttosto che darsi la zappa sui piedi, accettando un lavoro d’ufficio precario o partecipando a concorsi pubblici taroccati.
Complici gli incentivi dei finanziamenti della Comunità europea, migliaia di ragazzi in tutta Italia, negli ultimi anni, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e appendere al chiodo giacche e cravatte, per tornare al lavoro nei campi e nelle serre, nonchè nella gestione di agriturismi.
Secondo i dati della Coldiretti, infatti, nel 2006 sono nate ben 30.971 nuove imprese agricole, un trend in crescita, visto che nel 2008 se ne stimano altre 32.400, in base a dati ancora provvisori.
La Coldiretti sottolinea poi che solo nei primi 9 mesi del 2008 sarebbero oltre 100.000 gli under 35 che hanno scelto di porsi alla guida di aziende agricole, per poter esprimere la propria creatività . Secondo l’associazione, si tratta di una nuova generazione di imprenditori agricoli, molti discendenti delle vecchie generazioni che avevano lasciato i campi per trasferirsi in città .
Ora i figli si riprendono le cascine per gestirle a livello imprenditoriale: sono nati, infatti, anche molti agriturismi, fattorie didattiche e agroasili.
I bambini in questo modo vedono l’allevamento e poi ci tornano coi genitori, magari a comprare il latte.
Si comincia così ad acquistare in cascina per convenienza e si scopre poi la qualità dei prodotti.
Non vi sono solo giovani dagli antenati contadini, ma anche ragazzi di città che vogliono dare una svolta alla propria vita.
Gli incentivi europei aiutano molto: attraverso la programmazione 2007-2013 sono stati presentati dei business plan per poter accedere ai finanziamenti pubblici comunitari, un modo moderno per affrontare l’attività agricola, certamente diversa da quella dei loro nonni.
Un altro settore in espansione tra i giovani è quello di curare la produzione vinicola o rilanciarne la produzione con metodi di pubblicizzazione aggressivi e moderni, unendo la qualità del prodotto e il ritorno alla campagna con una strategia di marketing appresa in città .
Per questo c’è ottimismo sull’onda lunga di questa nuova tendenza, perchè ha radici ideali solide, ma anche una strategia di impresa non da poco.
Se contano le motivazioni, non si può dire che questi under 35 non siano particolarmente agguerriti e determinati.
Laddove qualcuno dà un minimo credito, a differenza che in attività metropolitane, vi sono molti giovani in cerca di un’occupazione non precaria che decidono di fare il gran passo…
La civiltà è bella ma… viva la campagna… viva la campagna.
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