VOTANO IN QUASI 4 MILIONI ALLE PRIMARIE, MA RENZI NON SFONDA: SARA’ BALLOTTAGGIO
BERSANI AL 44,3%, RENZI AL 36,3%, VENDOLA AL 15,1%… AL VENDITORE DI FUMO LIBERISTA NON RESTA CHE PROPORSI COME LEADER DEL BERLUSCONISMO
Per il centrosinistra la grande partecipazione è stata già un successo insperato solo un paio di mesi fa con queste cifre.
Si parla di una cifra di partecipanti alle primarie tra i 3,5-4 milioni di votanti. . Secondo i primi dati arrivati dal coordinamento – a metà delle schede scrutinate – si va al ballottaggio, tra Bersani in testa al 44,6 per cento e Renzi al 36,6 per cento. Vendola è al 15% per cento.
La sfida tra il segretario del Pd e il sindaco di Firenze si terrà domenica prossima sempre dalle 8 alle 20.
Potrà votare anche chi non l’ha fatto al primo turno, registrandosi entro il due dicembre e autocertificando la propria impossibilità a farlo nella tornata precedente.
Molti parlano di successo del sindaco di Firenze, dimenticando di ricordare che Renzi si era detto certo della vittoria in caso di sfondamento del muro dei 4 milioni di votanti.
L’obiettivo è stato raggiunto ma Renzi è staccato di almeno 8 punti dal segretario del Pd.
E chi ha votato Vendola magari non andrà domenica prossima a votare Bersani, ma di certo non voterà per Renzi, il cui destino appare segnato.
All’uomo che ha puntato solo sulla rottamazione dela vecchia nomenklatura e che in materia economica è un liberista che nulla ha a che fare con la sinistra italiana, resta sempre la possibilità di proporsi come premier del centrodestra senza neppure dover cambiare il programma: tanto il nulla non ha etichette.
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