ZINGARETTI ALLONTANA IL CONTE-BIS: “NON SI AUTOASSOLVA, DOV’ERA IN QUESTI 15 MESI?”
RENZI: “IL PREMIER AVREBBE DOVUTO PARLARE PRIMA” …E GLI RINFACCIA I DATI ECONOMICI E LA FIRMA SUL DECRETO SICUREZZA
“Dov’era il presidente Conte in questi 15 mesi?”. L’arringa dell’avvocato degli italiani contro il suo stesso ministro dell’Interno, reo di aver innescato una crisi “da irresponsabile”, non basta a conquistare su due piedi il Pd.
Subito dopo il discorso di Conte in Senato, infatti, dai dem arriva la frenata all’ipotesi di un Conte bis. Il confronto con i 5 Stelle è aperto, afferma il capogruppo Pd Andrea Marcucci uscendo dall’Aula.
Ma il giudizio su Conte – mette in chiaro il segretario dem Nicola Zingaretti – non può prescindere dal riconoscimento degli errori fatti fin qui.
“Tutto quanto detto sul ministro Salvini questo pomeriggio dal presidente Conte non può che essere condiviso. Ma attenzione anche ai rischi di autoassoluzione. In questi 15 mesi è stato il presidente del Consiglio, anche del ministro Salvini, e se tante cose denunciate sono vere perchè ha atteso la sfiducia per denunciarle?”. Così in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“All’elenco delle cose fatte – sottolinea Zingaretti – non può non seguire l’elenco dei disastri prodotti in economia, sul lavoro, sulla crescita, sullo sviluppo. Questo è il vero motivo del pantano nel quale l’Italia è finita. Per questo qualsiasi nuova fase politica non può non partire dal riconoscimento di questi limiti strutturali di quanto avvenuto in questi mesi”, conclude il segretario dem.
In Aula, intanto, interviene Matteo Renzi, che rincara la dose. Il discorso del premier Giuseppe Conte – dice Renzi – ”è stato ineccepibile. Oggi abbiamo apprezzato le sue parole sullo stile istituzionale. Ma avremmo preferito che le avesse pronunciate prima”.
L’ex premier rinfaccia al premier i dati economici e la firma sul decreto Sicurezza bis. “Avete servito il Paese – afferma – ma i vostri dati economici sono un disastro”. Il senatore del Pd cita poi la recente lettera di Conte sui migranti: “Quando lei, signor presidente del Consiglio, pubblica quel post rivolto al vicepremier Matteo Salvini (a proposito dei migranti sulla Open arms, ndr) quel post ha la nostra piena condivisione, ma la sua firma sulla decreto Sicurezza non la condividiamo”.
“Sarebbe facile assistere allo spettacolo sorridendo ma la situazione impone un surplus di responsabilità ”, dice ancora Renzi, che insiste sulla necessità di formare un governo per scongiurare l’aumento dell’Iva. “Non si è mai votato in autunno, c’è da evitare l’aumento dell’Iva e serve un governo non perchè noi ci vogliamo tornare ma perchè l’aumento dell’Iva porta crisi dei consumi. Non è un colpo di Stato cambiare il governo ma un colpo di sole aprire la crisi ora, questo è il Parlamento non il Papeete”.
Il dialogo con i 5 Stelle – afferma il renziano Marcucci uscendo dall’Aula – ”è aperto, poi vediamo se approderà a un governo. Bene Conte? La prima parte del suo intervento non mi è dispiaciuta”. E ancora: “Alcuni errori gravi in questi anni di governo ci sono stati, sicuramente li vogliamo correggere”.
(da “Huffingtonpost”)
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